SULMONA
Teatro al gelo, scoppia la protesta e Baglioni rischia di non cantare
A mandare in tilt l’impianto di riscaldamento del Caniglia è stata l’improvvisa apertura dei bocchettoni sulla sommità del palco
SULMONA. L’atteso concerto di Claudio Baglioni, in programma martedì sera, 7 febbraio, al Teatro Caniglia di Sulmona, ha rischiato di saltare a causa delle temperature polari, vicino allo zero, che si sono registrate in platea e sul palco poco prima dell’inizio dell'esibizione del cantautore romano.
Un freddo pungente che ha portato lo staff del cantautore romano ad annunciare che, molto probabilmente, il concerto non si sarebbe svolto o sarebbe stato proposto in formato ridotto, proprio per evitare che l’artista mettesse a repentaglio la sua salute con gravi ripercussioni sul prosieguo del tour. Dopo l’inaspettato annuncio, nel teatro è sceso un gelo ancora più forte e il pubblico, oltre 500 spettatori, ha iniziato a rumoreggiare. Proteste che sono cessate quando si è alzato il sipario e Baglioni ha iniziato a cantare. A mandare in tilt l’impianto di riscaldamento del teatro è stata l’improvvisa apertura dei bocchettoni sulla sommità del palco.
Il Comune ha avviato accertamenti e il sindaco Gianfranco Di Piero ha confermato: «Si sono aperti gli evacuatori sul tetto per un utilizzo non autorizzato dei fumogeni».
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