MONTESILVANO

Anziano litiga con la figlia e chiama i carabinieri, lei li colpisce con lo spray urticante: arrestata una 27enne

16 Gennaio 2025

I fatti avvenuti ieri sera in via Carlo Alberto Dalla Chiesa. Un intervento di routine, nel contesto di tensione in ambito familiare, si è trasformato in un episodio di violenza nei confronti delle Forze dell’Ordine.

MONTESILVANO. Allontanata da casa 5 anni prima per comportamenti aggressivi, torna e ha un litigio furibondo con l’anziano compagno della madre. Lui chiama i carabinieri e lei colpisce due agenti con lo spray urticante. I due sono riusciti a chiamare i rinforzi e per la donna, una 27enne di origine ucraina, è scattato l’arresto. I fatti risalgono a ieri sera e si sono svolti in via Carlo Alberto Dalla Chiesa, a Montesilvano.

L’anziano signore, residente a Montesilvano, aveva chiesto aiuto al 112 dopo un acceso litigio con la figlia 27enne della propria compagna, che da tempo viveva fuori casa. La ragazza aveva cercato di rientrare nell’abitazione da cui era stata allontanata cinque anni prima per comportamenti aggressivi che aveva avuto nei confronti della madre.

Mentre i Carabinieri intervenuti cercavano di tranquillizzare la situazione, la 27enne ha preso dalla propria borsetta una bomboletta spray urticante e senza alcun preavviso e apparente motivazione la spruzzava improvvisamente al viso di uno dei militari, causandogli una forte irritazione agli occhi. A causa dell’inalazione accidentale anche l’altro militare accusava problemi respiratori. Nonostante lo spray,i due carabinieri sono riusciti a chiamare un’altra pattuglia che è arrivata immediatamente sul posto.

A quel punto la donna, in palese stato di agitazione, è stara bloccata e tratta in arresto con l’accusa di violenza e minaccia a pubblico ufficiale, resistenza, porto di strumenti atti ad offendere. Successivamente i due Carabinieri sono stati trasferiti al il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Pescara dove gli è stata riconosciuta una prognosi di gg. 5 per irritazione rispettivamente agli occhi ed alla gola. La giovane, che anche in Caserma continuava con il suo comportamento aggressivo nei confronti degli operanti, su disposizione del Pubblico Ministero è stata trasfferita nella Casa circondariale di Chieti. Oggi il processo per direttissima.