PESCARA
Aumenta la Tari: prima rata entro il 31 marzo. Il Comune invia 70mila bollettini
Parte la corsa ai versamenti della tassa sui rifiuti, i moduli precompilati spediti direttamente a casa. Più care le tariffe rispetto all’anno scorso: una famiglia di tre persone pagherà in media 10 euro in più
PESCARA. Torna l’incubo dei pagamenti della tassa sui rifiuti. Il primo appuntamento di quest’anno è fissato per la fine di questo mese. Entro sabato 31 marzo, infatti, si dovrà versare la prima rata della Tari.
Per questo motivo, il Comune sta già inviando circa 70mila bollettini precompilati direttamente a casa degli utenti. Le scadenze non sono cambiate, rispetto all’anno scorso. Sono state modificate, invece, le tariffe un po’ più care di quelle del 2017. Gli aumenti per le famiglie e per le cosiddette utenze non domestiche, cioè imprese, attività commerciali, studi professionali, stabilimenti balneari e cinema, si aggirano intorno al 4 per cento. In pratica, tre persone pagheranno circa 10 euro in più.
Bisogna ricordare, in proposito, che la tassa sui rifiuti è dovuta da chiunque possegga o detenga a qualsiasi titolo locali o aree scoperte in grado di produrre rifiuti. Dal Comune fanno sapere che sono 60.500 i contribuenti interessati al pagamento per un totale di 68.590 denunce ai fini Tari, di cui 57.882 utenze domestiche e 10.708 utenze non domestiche. «La differenza tra il numero di utenze e quello dei contribuenti», spiegano i tecnici del Comune, «sta a significare che un contribuente può avere più utenze intestate». Le scadenze per pagare sono le stesse dell’anno scorso e cioè entro il prossimo 31 marzo, la prima rata; entro il 31 maggio, la seconda; entro il 30 settembre, la terza; entro il 30 novembre, l’ultima. Chi deciderà di versare l’imposta in un’unica soluzione, dovrà recarsi alla cassa entro il 16 giugno. Gli avvisi di pagamento, con l’importo dovuto e i relativi modelli F24 precompilati per i versamenti arriveranno direttamente a casa degli utenti.
Qualora i bollettini non dovessero arrivare, oppure non dovessero tenere conto dei fatti che determinano un diverso ammontare del tributo dovuto, i contribuenti potranno procedere da soli al pagamento in autoliquidazione calcolando e compilando autonomamente gli appositi modelli F24.
Per effettuare il calcolo e per scaricare i modelli compilati, si dovrà andare sul sito Internet del Comune (www.comune.pescara.it) e cliccare sull’icona «Cassetto fiscale». I tecnici dell’ente dovrebbero aver già provveduto ad aggiornare le tariffe per il calcolo.
In alternativa, si può anche procedere ad effettuare il conteggio a mano. Sul sito ci sono tutte le tariffe. Per le utenze domestiche l’importo da pagare si calcola così: tariffa variabile sommata alla tariffa fissa moltiplicata per la superficie dell’immobile. La cifra che si ottiene va poi moltiplicata per il 5 per cento del tributo provinciale. L’importo sarà più alto rispetto a quello dell’anno scorso. Ad esempio, una famiglia di tre persone con una casa di 90 metri quadrati, nel 2017 pagava di Tari 252,25 euro. Quest’anno dovrà versare 263,41 euro.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Per questo motivo, il Comune sta già inviando circa 70mila bollettini precompilati direttamente a casa degli utenti. Le scadenze non sono cambiate, rispetto all’anno scorso. Sono state modificate, invece, le tariffe un po’ più care di quelle del 2017. Gli aumenti per le famiglie e per le cosiddette utenze non domestiche, cioè imprese, attività commerciali, studi professionali, stabilimenti balneari e cinema, si aggirano intorno al 4 per cento. In pratica, tre persone pagheranno circa 10 euro in più.
Bisogna ricordare, in proposito, che la tassa sui rifiuti è dovuta da chiunque possegga o detenga a qualsiasi titolo locali o aree scoperte in grado di produrre rifiuti. Dal Comune fanno sapere che sono 60.500 i contribuenti interessati al pagamento per un totale di 68.590 denunce ai fini Tari, di cui 57.882 utenze domestiche e 10.708 utenze non domestiche. «La differenza tra il numero di utenze e quello dei contribuenti», spiegano i tecnici del Comune, «sta a significare che un contribuente può avere più utenze intestate». Le scadenze per pagare sono le stesse dell’anno scorso e cioè entro il prossimo 31 marzo, la prima rata; entro il 31 maggio, la seconda; entro il 30 settembre, la terza; entro il 30 novembre, l’ultima. Chi deciderà di versare l’imposta in un’unica soluzione, dovrà recarsi alla cassa entro il 16 giugno. Gli avvisi di pagamento, con l’importo dovuto e i relativi modelli F24 precompilati per i versamenti arriveranno direttamente a casa degli utenti.
Qualora i bollettini non dovessero arrivare, oppure non dovessero tenere conto dei fatti che determinano un diverso ammontare del tributo dovuto, i contribuenti potranno procedere da soli al pagamento in autoliquidazione calcolando e compilando autonomamente gli appositi modelli F24.
Per effettuare il calcolo e per scaricare i modelli compilati, si dovrà andare sul sito Internet del Comune (www.comune.pescara.it) e cliccare sull’icona «Cassetto fiscale». I tecnici dell’ente dovrebbero aver già provveduto ad aggiornare le tariffe per il calcolo.
In alternativa, si può anche procedere ad effettuare il conteggio a mano. Sul sito ci sono tutte le tariffe. Per le utenze domestiche l’importo da pagare si calcola così: tariffa variabile sommata alla tariffa fissa moltiplicata per la superficie dell’immobile. La cifra che si ottiene va poi moltiplicata per il 5 per cento del tributo provinciale. L’importo sarà più alto rispetto a quello dell’anno scorso. Ad esempio, una famiglia di tre persone con una casa di 90 metri quadrati, nel 2017 pagava di Tari 252,25 euro. Quest’anno dovrà versare 263,41 euro.
©RIPRODUZIONE RISERVATA