Bussi, pesca alla trota in arrivo centinaia di appassionati
Domenica riparte la stagione ittica nel fiume Tirino Gli organizzatori: immessi eccezionali esemplari di fario
BUSSI SUL TIRINO. Riapre domenica mattina, come ogni anno nell’ultima domenica di febbraio, la stagione ittica con la tradizionale pesca alla trota. Sulle sponde del Tirino sono attesi centinaia di pescatori da tutta la regione e da molte parti d’Italia. Sarà un ritorno anche dei fuochi notturni di bivacco che serviranno per riscaldarsi e preparare arrosti di pesce.
La pesca alla trota che si esercita sul Tirino è una tradizione che si perde nel tempo: oggi in paese ci sono circa 100 pescatori di ogni età divenuti grandi esperti. Praticano quella al tocco, con canne dai 6 a 13 metri, a spinning o anche quella della pesca a mosca, ritenuta la più nobile perché meno invasiva. L’organizzazione della stagione che sta per riaprirsi è stata messa a punto dalle associazioni Tirino Fishing Club affiliata Arci Pesca Fisa, Ailps Pescatori Bussesi, rappresentate rispettivamente dai presidenti Amedo Di Francescantonio e Nicola Bucci, e dalla Fipsas provinciale di Pescara che hanno lavorato in simbiosi nel rispetto delle regole, «ma soprattutto», spiega Di Francescantonio, «della flora e della fauna di questo patrimonio che oggi è il fiume Tirino. Le trote che saranno immesse a giorni nel corso d'acqua dalle nostre associazioni provengono dal vivaio Eredi Rossi di Bussi e Popoli. Il direttore degli impianti Dino Chiereghin», continua Di Francescantonio, «ha contribuito in maniera significativa con trote Fario di eccezionale aspetto e di ottimo sapore. A lui i ringraziamenti del Tirino Fishing Club, ma merita una menzione anche il presidente della cooperativa Il Bosso Cristian Moscone che ci ha ceduto il suo ufficio per svolgere al meglio i nostri doveri nei confronti dei numerosi pescatori che vengono a Bussi per il rinnovo dei tesserini segnacatture e Tirino card». Un aspetto che non mancherà di osservare la massiccia presenza di aironi: «Questi volatili, abili pescatori», conclude Di Francescantonio, «riducono la disponibilità di trote».
Walter Teti
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