PESCARA
Cercano di rubargli l'orologio e lo accoltellano, presi tre banditi / VIDEO
Imprenditore ferito al collo e all'orecchio in piazza Sacro Cuore, ora è ricoverato in ospedale
PESCARA. Un imprenditore di 57 anni di Monza è stato accoltellato in piazza Sacro Cuore, nel pomeriggio di ieri (mercoledì 16 giugno), in pieno giorno. In base a una primissima ricostruzione è stato avvicinato da due o più persone, probabilmente con il volto coperto, interessati a rubargli il suo orologio di valore.
Nella concitazione che è seguita alle minacce i malviventi hanno ferito l'uomo, all'altezza dell'orecchio e al collo, per poi darsi alla fuga. Il 57enne, subito aiutato da chi era sul posto, è stato soccorso dal personale del 118 che ha provveduto al trasporto in ospedale, dove l'uomo è stato medicato e ricoverato. Indagini e accertamenti a cura della polizia, intervenuta sul posto con la squadra volante e la squadra mobile, coordinate rispettivamente da Davide Zaccone e Dante Cosentino. Grazie agli elementi acquisiti nel corso della serata gli uomini della Questura di Pescara sono riusciti a identificare e acciuffare tre persone, due uomini e una donna. Determinanti anche le testimonianze dei presenti, che hanno fornito la descrizione dei rapinatori, e le immagini delle videocamere di sorveglianza presenti in zona.
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LA RICOSTRUZIONE DELLA POLIZIA. I dettagli sono stati resi noti in una conferenza stampa questa mattina in Questura a Pescara. Questo quanto comunicato. "Nel tardo pomeriggio di ieri - si legge in una nota - il personale della squadra volante è intervenuto in piazza Sacro Cuore, su segnalazione della sala operativa, per la presenza di una persona ferita e sanguinante. Nell’immediatezza la vittima ha riferito di essere stato aggredito da due sconosciuti che lo hanno sorpreso alle spalle mentre rientrava in casa; i due gli hanno intimato di consegnare l’orologio indossato al polso e, di fronte al suo diniego, uno dei due lo ha colpito al collo con una lama". Sul posto anche un’unità del 118 per i primi soccorsi al ferito che presentava profonde ferite da taglio al collo e, secondo quanto si apprende dalle forze dell'ordine, ha diversi precedenti per reati fallimentari e contro il patrimonio. "La vittima, pur perdendo sangue - prosegue la nota della Questura - è riuscita a scappare in strada dove è stato soccorso da alcuni passanti, mentre gli aggressori, fuggiti per le scale, hanno fatto perdere le loro tracce. Dalle prime testimonianze raccolte è emersa anche la presenza di una donna, vista allontanarsi dalla piazza unitamente ai due uomini. Sul posto è giunta immediatamente la squadra mobile e la polizia scientifica".
La descrizione del malvivente responsabile dell’accoltellamento e le immagini dei sistemi di videosorveglianza presenti in zona, che hanno ripreso i due mentre entravano nel portone dello stabile dove è avvenuta l’aggressione, hanno indotto gli investigatori a ritenere che potesse trattarsi di G.M., pluripregiudicato, gravato anche da una condanna per omicidio, e di un complice. L’uomo è stato rintracciato nella sua casa insieme alla convivente. "Alla luce delle testimonianze raccolte - si legge ancora nella nota diffusa dalla Questura - delle immagini estrapolate dai circuiti di videosorveglianza e considerando anche il fatto che il sospettato, seppur cambiatosi di indumenti, calzava ancora le scarpe (che, peraltro, erano sporche di sangue) indossate durante la violenta azione, è stato tratto in arresto per i reati di tentata rapina aggravata e lesioni volontarie aggravate". G.M. "pur dando una ricostruzione parzialmente difforme da quanto ricostruito dagli agenti", dice la polizia, ha ammesso la propria responsabilità e "sebbene non abbia voluto fare il nome del complice" ha invitato la donna a portare i poliziotti dove erano stati buttati gli indumenti indossati al momento dell’aggressione e il taglierino usato per colpire l'imprenditore, ossia in un cassonetto della spazzatura, consentendone il rinvenimento e il sequestro. La convivente M.A. è stata indagata in stato di libertà per la tentata rapina e le lesioni, in concorso con gli altri due complici.
Nel frattempo, le indagini sul telefonino dell’arrestato hanno evidenziato numerosi contatti nella giornata di ieri, sia prima che subito dopo la rapina, con I.R., pluripregiudicato residente a Pescara, e dalla fisionomia compatibile con quella del complice ripreso dalle telecamere. La squadra mobile ha quindi perquisito l'abitazione, trovando e sequestrando un paio di scarpe da tennis e un paio di jeans "del tutto simili alle calzature e ai pantaloni indossati dal complice", fanno sapere le forze dell'ordine. Quindi I.R. è stato denunciato in stato di libertà per concorso nella tentata rapina e lesioni.
La denuncia della vittima è stata acquisita in ospedale, dove l'uomo è stato refertato e ricoverato. La prognosi è di 60 giorni.
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