Colpo alle Poste, da testimoni e telecamere l’identikit del rapinatore

22 Gennaio 2025

I carabinieri scrutano le immagini alla ricerca di particolari e passano al setaccio la via della fuga. Intanto i commercianti chiedono più sicurezza

PESCARA. Si cercano le tracce che il rapinatore solitario delle Poste di via Luisa D’Annunzio, davanti all’Aurum, può aver lasciato dopo aver preso in ostaggio e minacciato con un coltello una cliente (un’altra è riuscita a scappare). Al setaccio tutta la zona. I carabinieri hanno ripercorso più volte la strada della fuga che l’uomo vestito di nero e con il volto travisato ha imboccato lunedì dopo il colpo da un migliaio di euro (secondo una prima stima). In via Scarfoglio, lì dove è stato visto girare a piedi attorno alle 14, i militari del Nucleo operativo radiomobile hanno cercato tra aiuole, alberi e cestini dei rifiuti, cappello, passamontagna, sciarpa o altro che il rapinatore può aver gettato mentre si allontanava dalle Poste. E soprattutto i carabinieri sono alla ricerca di quel coltello, descritto di grandi dimensioni, che l’uomo ha puntato alla gola della donna presa in ostaggio durante quei pochi, terribili, momenti di paura.

Del rapinatore ci sono le descrizioni degli impiegati postali (8) al lavoro e delle due clienti che l’hanno potuto vedere da vicino. Un uomo robusto, vestito di scuro, senza, pare, alcuna inflessione dialettale. Anche se in verità ha solo gridato due volte «datermi i soldi». Ma è dalle immagini riprese dalle telecamere interne che i carabinieri confidano di attingere particolari e quindi comporre un identikit attendibile del rapinatore solitario. La telecamera principale inquadra proprio il salone, davanti al bancone, dove l’uomo ha terrorizzato le due clienti in attesa. Una l’ha stretta con il braccio al collo e le ha rivolto il coltello alla gola costringendo gli impiegati a consegnargli il denaro. L’altra ha approfittato di un momento di distrazione del bandito ed è riuscita a scappare. Presa dal panico e dalla paura, è inciampata ed è caduta sul marciapiede dove è stata successivamente soccorsa. 

Una volta ottenuto il denaro, il rapinatore ha rilasciato la donna in ostaggio e si è allontanato a piedi, cercando di non attirare sospetti. Momenti di terrore che hanno comunque segnato la zona di via D’Annunzio. I commercianti chiedono maggiore sicurezza e lo stesso ufficio postale risulta essere il più rapinato della città. Danilo D’Ambrosio, uno dei parrucchieri di Antolab di fronte alle Poste, racconta che tre mesi fa i ladri hanno sfondato la vetrina e rubato le piastre per un valore di di circa 5mila euro. «Ci vorrebbero più telecamere», si augura. La stessa cosa chiede Luca Cirone della vicina Fisioplanet: «Sarebbe l’ideale, io non le installo perché i miei macchinari non sono facilmente rivendibili, e alla fine ho fatto l'assicurazione contro i furti».

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