Paola Inverardi, rettore dell'università dell'Aquila

TASSE E SOLIDARIETA'

Ecco a chi va il cinque per mille in Abruzzo 

In testa l’Università dell’Aquila e l’Agbe di Pescara. L’appello: «Firmate, è un gesto che non costa nulla ma che aiuta molti»

PESCARA. È l’Università dell’Aquila l’ente abruzzese che nel 2016 ha ricevuto la fetta più importante di risorse derivanti dal cinque per mille. Si tratta di 84.968 euro, grazie alla firma di 1622 contribuenti che hanno voluto destinare una parte delle proprie imposte a sostenere le attività di ricerca dell’ateneo.
Il dato è stato da poco pubblicato sul sito dell’Agenzia delle Entrate. A stilare la classifica” dei 50 destinatari abruzzesi ai quali sono state assegnate maggiori risorse è il sito “dilloconinumeri.it”.
Complessivamente, nel 2016, in Abruzzo sono stati raccolti poco più di tre milioni di euro attraverso il meccanismo del cinque per mille, ma solo una parte di questa somma è andata a sostenere enti e associazioni abruzzesi. Sommando gli importi dei “magnifici” 50, infatti, si arriva a poco più di 1,2 milioni di euro.

Massimo Parenti, presidente onorario dell'Agbe di Pescara

LE PRIME DIECI. Al secondo posto della classifica (ma prima per quanto riguarda le onlus), c’è l’Agbe di Pescara, l’Associazione genitori bambini emopatici, che ha ricevuto 71.795 euro. Seguono Anteas (Associazione nazionale terza età attiva per la solidarietà), che ha ricevuto 46.745 euro, Alba onlus ( 35.758 euro), Progetto Atena solidarietà e tutela ( 34.332 euro), l’Istituto cinematografico dell’Aquila “La Lanterna magica”( 33.795 euro), la Lega italiana per la lotta alla sclerosi multipla (33.461 euro), l’Associazione Focolare Maria Regina onlus (29.153 euro), Soggiorno proposta (26.652 euro), la Fondazione Piccola Opera Charitas (25.116 euro). A seguire enti di ricerca e associazioni no-profit, che dal cinque per mille hanno ricevuto importi variabili tra i 25mila euro dell’associazione degli invalidi civili agli 11 mila dell’Aseo ( Associazione sulmonese contro le emopatie oncologiche), passando per i 17mila euro trasferiti all’Università di Teramo. Nell’elenco dei beneficiari anche il comune di Pescara (che ha preso 16.140 euro.
LA RETTRICE. «Per noi», dice Paola Inverardi, rettrice dell’Università dell’Aquila, «sono risorse molto utili e importanti. Visto che derivano da un finanziamento pubblico, le abbiamo impiegate su iniziative che hanno un ritorno pubblico. In particolare, sono state utilizzate per finanziare il polo museale d’ateneo aperto nel dipartimento di scienze umane», che si trova dove un tempo sorgeva il vecchio ospedale San Salvatore. Si tratta solo della prima sezione, alla quale ne seguiranno altre quattro. Certo, conclude Paola Inverardi, «se l’entità del finanziamento aumentasse ci consentirebbe di fare ancora meglio».
L’AGBE. Massimo Parenti, presidente onorario dell’Agbe di Pescara, rivolge a tutti i contribuenti l’invito a firmare il cinque per mille quando si compila la dichiarazione dei redditi. Un gesto che non costa nulla, ma che si traduce nella possibilità concreta di aiutare chi aiuta. «Cerchiamo di sensibilizzare un numero sempre crescente di persone», dice, «e tra l’altro ci farebbe piacere conoscere i nominativi di chi ha firmato donando una parte delle proprie tasse, ma ci hanno sempre risposto che non è possibile per motivi di privacy. Bisogna sensibilizzare i cittadini, perché molto spesso non firmano il cinque per mille semplicemente perché se ne dimenticano. Invece è importante. Per fare questo cominceremo a ripercorrere la vecchia strada del porta a porta».
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