PESCARA
"Fiume inquinato, finalmente un'azione forte"
Gli ambientalisti del Forum H2O esprimono soddisfazione per l'iniziativa della magistratura dopo anni di denunce inascoltate sullo stato della depurazione e la qualità del mare
PESCARA. «Finalmente un'azione incisiva della procura di Pescara dopo anni di esposti, dossier e manifestazioni».
Il Forum H2O esprime soddisfazione per l'inchiesta che «finalmente ha messo in campo forze importanti per evidenziare le criticità del fiume Pescara che sono sotto gli occhi di tutti da decenni» e sottolinea come quello della depurazione sia un «fallimento epocale di una classe dirigente, mentre i cittadini vogliono fiumi e mari puliti. Le associazioni», dicono al Forum, «da sempre reclamano azioni forti e risolutive. Ricordiamo i dossier annuali sullo stato dei fiumi e gli esposti inviati anche alla procura di Pescara proprio sulle condizioni alla foce del corso d'acqua, con concentrazioni rilevantissime di escherichia coli. Purtroppo, in quelle note, facevamo rilevare che le criticità erano note a tutti. Ricordiamo anche la manifestazione di marzo 2016 a Pescara per il mare e fiumi puliti». Purtroppo» proseguono gli attivisti «dobbiamo constatare che quelle lettere e quelle iniziative, indirizzate in primo luogo agli enti pubblici a vario titolo responsabili, non hanno trovato che risposte vacue e che solo la procura ha dato una risposta reale e concreta. La magistratura non può fare le veci della pubblica amministrazione anche per gestire questioni ordinarie come la depurazione. Dovrebbe intervenire solo in casi estremi, mentre in Abruzzo quasi tutti gli agglomerati sono fuori norma non gestendo il carico di liquami prodotto dalla popolazione e dalle attività economiche che, quindi, in buona parte, si riversa nei fiumi non depurati. Se pensiamo che, nel Masterplan, per i cinque chilometri della fondovalle Sangro, si sta spendendo praticamente una cifra dello stesso ordine di grandezza di quella destinata per la depurazione nell'intera regione» prosegue il Forum «si offre il quadro delle vere priorità della politica. Siamo davanti a una foto di un fallimento epocale a cui oggi anche la magistratura ha messo il timbro. Naturalmente, i tribunali accerteranno le responsabilità» chiosano gli attivisti «ma è fondamentale cambiare radicalmente approccio da parte delle amministrazioni».