PESCARA

Il Consiglio di Stato ribalta il Tar: via libera ai bus sulla Strada Parco

La sentenza fa esultare il Comune di Pescara: "Ora avanti con il mezzo ecologico"

PESCARA - Resa nota questa mattina la sentenza del Consiglio di Stato che chiude definitivamente il contenzioso amministrativo innescato dai comitati che si oppongono al transito del bus sulla Strada Parco. Completamente ribaltata in appello la decisione del Tar, che in primo grado aveva accolto le ragioni dei ricorrenti, bloccando i lavori per la realizzazione dell'opera sulla strada parco che collega Pescara e Montesilvano.

L’organo amministrativo di secondo grado (Sezione Quinta, presidente Francesco Caringella) ha discusso nella giornata di ieri e quindi accolto – in sede giurisdizionale –  l’istanza cautelare, presentata dal Mit (Ministero Infrastrutture e Trasporti), dalla Regione Abruzzo, dalla società TUA (Trasporto unico abruzzese) e dalle amministrazioni comunali di Pescara e Montesilvano, per la riforma della sentenza del Tribunale amministrativo regionale d'Abruzzo che, in precedenza, si era pronunciato favorevolmente sul ricorso del Comitato “Strada Parco Bene Comune”.

Nel testo del pronunciamento del Consiglio di Stato pubblicato oggi, che sospende l’efficacia della sentenza del Tar, si legge che “nella contrapposizione tra i due opposti interessi, occorre in questa fase annettere preminenza all’interesse pubblico legato al celere compimento di una pubblica opera che dovrebbe sensibilmente contribuire all’abbassamento dei livelli di congestionamento del traffico stradale e dunque a un miglioramento dello stato di inquinamento ambientale”.

La notizia è stata accolta con soddisfazione da tutti i soggetti istituzionali coinvolti nell’istanza cautelare. Il sindaco Carlo Masci afferma: «Sapevamo di avere ragione, perché Pescara e tutta quest’area puntano sull’innovazione e hanno bisogno di un sistema di trasporto pubblico adeguato e moderno, che dia le riposte che il nostro territorio merita. Abbiamo aspettato già troppo tempo perché mentre altrove si corre, e cito il caso di Milano dove proprio in questi giorni sono stati festeggiati i 115 anni della filovia, noi invece abbiamo dovuto celebrare i 25 anni di ricorsi contro la filovia e contro la modernizzazione che questa rappresenta per Pescara. Oggi chiudiamo una pagina nera, per ciò che mi riguarda, e ne apriamo un’altra, bella e positiva, in cui la nostra città potrà avere un servizio idoneo e appropriato che consenta ad esempio a un giovane o a un anziano di Montesilvano di venire agevolmente a Pescara, all’università, allo stadio, piuttosto che all’ospedale, con un mezzo pubblico, senza inquinare e senza compiere un percorso a ostacoli tra le auto. Guardiamo avanti positivamente, e dimentichiamo i grandi condizionamenti intorno a questa infrastruttura che hanno impedito una quota importante dello sviluppo di Pescara».

Il presidente del Consiglio della Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri commenta così la decisione del Consiglio di Stato: «La filovia si farà, e sono anche convinto che riusciremo a portare a termine l’iniziativa prima della scadenza del mandato del centrodestra che ha sempre difeso un progetto dettato non da interessi di parte, ma dal semplice buonsenso di chi della parola ‘sostenibilità ambientale’ sta facendo una regola di vita, e non un semplice riempitivo privo di sostanza. Oggi il transito dei filobus, così come il sistema del Bus Rapid Transport-BRT, non è più oggetto di discussione, ma sono, entrambe le opere, unanimemente considerate necessarie in una città che punta a garantire qualità della vita ai propri cittadini. Abbiamo sempre creduto nella possibilità di ribaltare la sentenza del Tar e oggi la decisione del Consiglio di Stato è una spinta ad andare avanti e a chiedere e ottenere anche i fondi necessari per i lotti di completamento».

Intanto i rappresentanti istituzionali si incontrano con gli uffici tecnici per affrontare il nuovo corso dell’iter per realizzare le opere, alla luce della decisione del Consiglio di Stato.

Anche il Comitato "Strada parco bene comune" interviene sulla decisione del Consiglio di Stato e in una nota scrive che : «Con una ordinanza 'politica', assunta nel nome dei cittadini consapevoli di Pescara, umiliati e beffati, il Consiglio di Stato ha stracciato le 51 pagine della sentenza lungimirante del Tar Abruzzo. I cittadini non hanno voce e vanno trattati alla stregua di sudditi beoti, contribuenti e assenzienti. Ha prevalso 'l'interesse pubblico', così recita il dispositivo del Consiglio di Stato, benché violato e compromesso da un'opera 'privata' che ha smarrito (nel tempo immemore) tutte le prerogative del Trm indicate nella Legge finanziatrice e che, nella realtà fattuale non avrà alcuna utilità marginale per il trasporto rapido di massa in sede propria. La Filovia s'ha da fare 'a tutti i costi'. Anche violando leggi e regolamenti di un Paese che, in tutta evidenza, non è uno Stato di diritto nella piena accezione del termine. Congratulazioni vivissime ai vincitori, onore e merito ai vinti. Chiusa dolorosamente questa battaglia sul piano giuridico, non vorrà dire che si sarà persa la guerra. Ora, l'attività di sorveglianza certosina tipica del Comitato si soffermerà sulla lunga fase dei collaudi Ansfisa. E lì ne vedremo delle belle»..