Il Cud è solo online si scarica all’Inps ai Caf o alle Poste
Da quest’anno niente moduli nella cassetta delle lettere Anziani costretti a fare i conti con computer e stampante
PESCARA. La rivoluzione telematica è entrata in vigore all’inizio dell’anno. Per effetto della spending review del Governo Monti, anche i pensionati sono costretti a mettersi davanti al monitor del computer per scaricare il certificato unico dei redditi (Cud). Niente più moduli cartacei nella buca delle lettere: i documenti adesso bisogna procurarseli sul sito internet dell’Inps, cliccando sull’apposita sezione «Cud on line». E poco importa se sono ben pochi i nonnini pescaresi, così come i coetanei di tutta Italia, che hanno dimestichezza con la rete e la stampante. In nome del risparmio e del taglio del superfluo, un’ampia fetta di cittadinanza in questi giorni si trova a fare i conti con l’ennesimo ostacolo burocratico che va a complicare le sue giornate.
Dopo le code di rito al distretto sanitario di via Pesaro o di via Nazionale Adriatica Nord per il rinnovo dell’esenzione del ticket e le anticamere infinite nelle stanzette 14 e 15 della commissione patenti speciali di via Rieti, da quest’anno l’odissea dei pensionati pescaresi, anziché semplificarsi, si complica con una seccatura nuova di zecca. Il problema è riuscire a trovare qualcuno (un figlio, un nipote o anche un impiegato dei Centri di assistenza fiscale) che sia in grado di collegarsi all’apposita sezione «servizi al cittadino» sul portale dell’Inps, identificarsi mediante il codice riservato personale Pin, visualizzare e stampare il Cud per il 730 o per il modello Isee per gli sconti sanitari. L’alternativa è telefonare al numero verde 800.434.320 e richiedere il modello o andare agli uffici Inps di via Raffaele Paolucci, aperti tutte le mattine dal lunedì al venerdì dalle 8,15 alle 12,15. Da quest’anno anche gli uffici postali effettuano il servizio, indipendentemente dalla presenza o meno dello sportello amico. Ma per il rilascio del Cud, Poste Italiane prevede il pagamento di 3,27 euro. Nessun costo per il servizio e assistenza tecnica gratuita, invece, nei 13 Centri di assistenza fiscale dislocati in città. L’importante è munirsi di codice fiscale e di un documento di riconoscimento.
Da un mesetto a questa parte, gli sportelli dei Caf sono stati presi d’assalto da una folla di cittadini con i capelli bianchi in cerca di informazioni e aiuti concreti nella compilazione della domanda. C’è chi ha dovuto riorganizzare il personale e aumentare il numero degli addetti per tentare di semplificare la vita dei pensionati, come al Caf della Cgil in via Benedetto Croce o chi garantisce agli utenti alcuni servizi in più. Il Caf della Cna in via Cetteo Ciglia, ad esempio, effettua anche la domiciliazione: chi ha esigenze particolari può compilare (ahimè sempre in via telematica) un’apposita scheda sul sito della Cna pensionati e chiedere un intervento direttamente a casa propria. Gli orari sono abbastanza flessibili (guarda la tabella in alto) e, quasi dappertutto, sono previsti i rientri pomeridiani. L’Acai, in via Silvio Pellico, apre i battenti di primo mattino, alle 6,30, per venire incontro alle esigenze di chi si sveglia di buon’ora o dei cittadini che non hanno ancora raggiunto la soglia della pensione e non possono quindi allontanarsi dal posto di lavoro. In via Aldo Moro il rinnovo è automatico per chi ha effettuato la dichiarazione dei redditi 2011 nello stesso ufficio.
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