Incendio pineta, confermata archiviazione per Masci
Lo ha deciso il gip dopo il ricorso presentato alla richiesta fatta dal pm a settembre. Il sindaco: “ Io e la mia famiglia ci siamo tolti un grande peso”
PESCARA. Inammissibile l'opposizione nei confronti del sindaco Carlo Masci e archiviazione definitiva del procedimento n. 4060/24 relativo alle indagini a seguito del terribile incendio che ha distrutto un’ampia porzione della pineta dannunziana nell’agosto 2021. Lo ha dichiarato il gip del tribunale di Pescara Fabrizio Cingolani di fronte al ricorso presentato ad una prima archiviazione richiesta dallo stesso pubblico ministero lo scorso 24 settembre.
Masci tira un sospiro di sollievo: "L'archiviazione decisa dal Gip sulla mia posizione, nell'ambito dell'inchiesta sull'incendio che ha danneggiato gravemente la Pineta dannunziana, mi solleva da un peso notevole che, negli ultimi anni, ha accompagnato me e la mia famiglia: un peso legato alla consapevolezza di aver sempre fatto tutto ciò che mi competeva, per la Pineta. E il giorno del rogo, il primo agosto 2021, ero insieme ai tanti pescaresi che hanno raggiunto la Pineta in fiamme per arginare il fuoco".
"L’archiviazione – prosegue Masci – non ci ripaga certamente di quello che abbiamo vissuto in questi anni e non cancella l'amarezza che abbiamo provato di fronte a quelle accuse ingiuste e infamanti ma mi conferma ciò che ho sempre pensato, in merito alla mia posizione e, soprattutto, mette fine agli attacchi di chi mi ritiene sempre e comunque responsabile e mi addita con una ostinazione che rasenta la violenza”. In effetti, il pubblico ministero si era già pronunciato nel senso dell’archiviazione in favore del sindaco il 24 settembre, ma contro questa decisione era stato presentato ricorso.
Questa volta il dispositivo di Cingolani non lascia spazio ad interpretazioni: "L'opposizione della persona offesa deve contenere quegli elementi di concretezza e di specificità previsti tassativamente dall'Art. 410 comma 1, consistenti nell'indicazione dell'oggetto di indagini suppletive e dei relativi elementi di prova che devono caratterizzarsi per la pertinenza rispetto alla notizia di reato e di rilevanza, ovvero incidenza concreta sulle risultanze dell'attività compiuta nel corso delle indagini preliminari".
Riscontrando l'assenza di questi elementi nel ricorso, il gip, dunque, non ha potuto che confermare, come già segnalato dalla pubblica accusa, l'assoluta estraneità di Masci ai fatti contestati.