DURANTE LA PREMIAZIONE
L'appello del sindaco: "Portiamo le spoglie di Flaiano a Pescara"
Masci chiede il sostegno a premiati presenti al teatro "D'Annunzio". La salma riposa nel cimitero di Maccarese, vicino Roma, e versa in uno stato di abbandono
PESCARA. Il sostegno attivo di artisti, registi, uomini e donne di spettacolo finalizzato a riportare le spoglie di Ennio Flaiano a Pescara è stato sollecitato nel corso della cerimonia di premiazione della 48esima edizione dei Premi Flaiano dal sindaco della città adriatica, Carlo Masci. La salma dell'autore di ''Un marziano a Roma'' riposa nel cimitero di Maccarese, vicino a Roma, e versa in uno stato di abbandono: l'anno scorso Masci chiese al sindaco di Fiumicino, competente territorialmente, di poter trasferire a Pescara le spoglie dello scrittore, ma la richiesta - reiterata anche nei giorni scorsi - non ha avuto alcun seguito. "Credo che sia gusto che le spoglie dello scrittore riposino a Pescara - ha ricordato Masci - anche perché questa era la sua volontà, visto che in un suo scritto aveva detto che voleva riunire la sua famiglia al cimitero di San Silvestro".
L'appello è stato rivolto ai premiati delle sezioni cinema, teatro e televisione presenti al teatro "D'Annunzio", come Massimo Ghini, Carolina Crescentini, Gianluca Jodice, Andrea Cavalletto, Alex Infascelli, Remo Girone e Laura Marinoni, Gianluca Maria Tavarelli, Giordano Meacci, Francesca Serafini, Cristiana Capotondi, Sigfrido Ranucci, Edoardo Ponti (figlio di Carlo e di Sophia Loren), la star hollywoodiana Vincent Riotta.
La questione del ritorno a Pescara delle spoglie di Flaiano va avanti da circa 50 anni: già nel 1972, all'indomani della morte dello scrittore il Consiglio comunale di Pescara chiese di poter ospitare le sue spoglie nel cimitero cittadino, ma la richiesta fu respinta. Nel 1991 ci riprovò l'allora sindaco della città adriatica, Carlo Pace, facendone richiesta ufficiale alla vedova Rosetta Rota, residente all'epoca a Lugano, in Svizzera, ma andò incontro ad un rifiuto.