L’associazione dei pazienti «Salviamo i bravi medici»

PESCARA. «Io, come familiare, vorrei spezzare una lancia in favore di tutti gli operatori del campo della salute mentale perché lavorare con il disagio psichico non è una sciocchezza ma logora e c’è chi è più resistente e chi lo è meno». Wanda Di Gennaro-Cellini, presidente dell’associazione Cosma che assiste familiari e operatori del dipartimento di Salute mentale, dice che «non si può sparare sul pianista»: Di Gennaro-Cellini parla per difendere chi sta in prima linea e i pazienti. «Per i nostri utenti», spiega, «certe notizie negative sul campo medico vanno a rafforzare il distacco da esso» e il rischio è «perderli definitivamente». Di Gennaro-Cellini si schiera con i medici: «Gli psichiatri potevano benissimo dedicarsi ad altro e anche se sento già i commenti del tipo “ma sono ben remunerati”, io mi sento di rispondere che non c’è remunerazione adeguata alla disponibilità a essere vicini al dolore e ad accollarsi con noi le tante negatività di ogni caso. Questa non è sudditanza», dice la presidente della onlus, «ma gratitudine per il tempo, la competenza, la pazienza che dedicano ai tanti, troppi pazienti del nostro tempo. Ho visto negli anni un notevole miglioramento nella considerazione del malato, ho visto impegno e questo malgrado il fatto che, pur essendovi buone leggi, queste non siano completamente applicate. Purtroppo», prosegue, «politicamente si pensa che vi siano cose molto più importanti della salute mentale e quindi le risorse destinate a essa sono sempre minime e non adeguate all’entità del problema. Se possibile, non spargiamo veleno che fa solo piovere sul bagnato. È più utile e costruttivo lavorare perché si apportino ulteriori miglioramenti atti a favorire la serenità dell’utenza, delle famiglie e degli operatori del campo».

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