Carla Tiboni

PESCARA

L'attacco di Tiboni: "È sceso il silenzio sull'Ente Manifestazioni Pescaresi"

Il duro intervento della presidente dell'associazione culturale Ennio Flaiano. Ecco le sue parole

 

PESCARA. “Il silenzio sceso sull'Ente Manifestazioni Pescaresi pone numerosi interrogativi cui ad oggi non sembra sia stata data risposta. Il Teatro d'Annunzio è attualmente chiuso, il Comune non sembrerebbe avere disposto uno studio e/o una verifica per valutare la situazione dei luoghi ed il costo per il ripristino della funzionalità della struttura, eliminando le criticità che sono emerse sin dal 20 marzo 2023, né è stata quindi bandita una gara d'appalto che restituirebbe alla città un luogo di cultura ormai iconico. Su tutta la situazione regna una situazione di stasi, incomprensibile. La prossima estate 2025 il Teatro resterà nuovamente chiuso e penalizzerà ancora di più l'estate pescarese e nulla si sta facendo per ovviare a questo enorme problema per gli spazi culturali e per gli eventi”.

Così Carla Tiboni, presidente dell'associazione culturale Ennio Flaiano. “Le problematiche sollevate nei mesi precedenti non sembrano essere state affrontate e/o risolte né dal Comune, né dall'EMP, perché in data 8 luglio 2024, sia il Comune di Pescara che l'Ente Manifestazioni Pescaresi hanno approvato il bilancio 2023 e  il bilancio preventivo per il 2024 a fronte di una posizione debitoria che ancora oggi non sembrerebbe ben chiara, e né vale la solita tiritera di attribuire le colpe a chi c'era prima. Si sfiora la farsa nell'attribuire le perdite alle attività pregresse generate dagli anni 2014 (come riportato nell'ultimo verbale di approvazione del bilancio). Ogni gestione ha la propria storia e l'EMP ha una capacità di finanziamenti pubblici molto elevata. Nonostante ciò, nel bilancio approvato, risultano debiti per trattamento di TFR, debiti verso banche per oltre 143.000 euro senza dimenticare il pignoramento presso terzi di Soget del marzo 2024 e i decreti ingiuntivi notificati da maggio a giugno 2024 per mancati pagamenti dovuti. Certamente non attribuibili alle gestioni pregresse”, aggiunge Tiboni.

“Va anche ricordato, ancora una volta, che l'associazione Amici nell'Ente era debitrice nei confronti dell'EMP delle quote sociali e precisamente nel 2017 debito per mancato pagamento della quota sociale; 2018 mancato pagamento di quota societaria di 10.000 euro; nel 2019 mancato pagamento della quota sociale di euro 10.000. Nel 2020 medesima situazione di debito dell'Associazione Amici dell'Ente nei confronti dell'Emp. Nella situazione patrimoniale 2021 stesso debito di 10.000 euro. In poche parole le quote a debito dell'Associazione Amici dell'Ente  si sono accumulate negli anni ma sembrerebbe che siano state improvvisamente azzerate anche se non vi è traccia né del pagamento, né di una delibera del CdA dell'EMP che disponesse tale azzeramento, con l'approvazione del Comune, essendo l'EMP una controllata del Comune. In pratica gli ultimi due/tre anni di quote sarebbero stati saldati, dopo un opportuno e salvifico dimezzamento dell’ammontare della quota, da 10.000 mila euro a 5000 mila euro. Le quote pregresse sarebbero state annullate semplicemente cancellandole dai crediti in bilancio”, puntualizza la presidente dell'associazione Flaiano. 

Che poi pone una domanda: "I revisori dei Conti perché non hanno tenuto più conto di questo debito? Perché nei bilanci approvati nel tempo e anche nell'ultimo dell'8 luglio 2024 questa voce debitoria è scomparsa? Perché è stato concesso all'Associazione Amici dell'Ente di continuare a ricoprire il ruolo di socio dell'EMP pur essendo moroso e soprattutto perché questo debito "scompare" dalla contabilità dell'Ente? Sembrerebbe che l'EMP, costituito con DPR 05.05.1952, stia per essere sciolto e al suo posto costituita una Fondazione: operazione di cui non si comprende il motivo, se è vera. O forse sarebbe dovuta al fatto che l'EMP sia una controllata del Comune, che  in questi anni avrebbe avuto come "stampella" l'Associazione Amici dell'Ente in questo modo impedendo che il Comune restasse unico socio e si dovesse procedere allo scioglimento? Perché i cittadini pescaresi non vengono informati sul destino dell'EMP, uno degli enti culturali più importanti della città?".

Altra domanda: "Perché il presidente di Adrimusic, Centro adriatico produzione musica, divenuto consigliere comunale non si sarebbe ancora dimesso dalla carica di presidente di questo ente, pur essendoci una incompatibilità in quanto Adrimusic percepisce finanziamenti anche dal Comune? Nel consiglio comunale del 29 febbraio 2024, l'assessore alla cultura Carota definì "inopportuno" l'ingresso di nuovi soci nell'EMP (tra cui la richiedente Associazione culturale Ennio Flaiano), in quanto era in atto una riorganizzazione degli enti culturali. Ad oggi non sembra che ci siano notizie di tale riorganizzazione, che giace pare senza storia, tranne che per un declino dell'EMP e del Teatro d'annunzio, che e’ sotto gli occhi di tutti e di cui nessuno più si preoccupa considerato che sembrerebbe che nemmeno i CdA dell’Ente siano più regolarmente convocati, come da statuto. "La situazione è grave ma non è seria"... ancora una volta", conclude Tiboni.

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