La manifestazione degli operatori socio sanitari a Pescara

PESCARA

La rabbia degli operatori socio sanitari mandati a casa dalla Asl: "Noi, eroi dimenticati" / VIDEO

Cartelli e striscioni sotto la sede della Regione. Oss sostituiti con il personale assunto a tempo determinato. Annunciata la stabilizzazione dei medici precari del 118

PESCARA. Hanno lavorato in prima linea durante la pandemia negli ospedali di Pescara, Popoli e Penne, ma al termine del loro contratto di lavoro la Asl non ha rinnovato un centinaio di operatori socio-sanitari e li ha sostituiti con il personale assunto a tempo determinato, individuato tramite un avviso pubblico.

Questa mattina gli operatori socio sanitari sono scesi in piazza e si sono riuniti con cartelli e striscioni sotto la sede della Regione Abruzzo, in piazza Unione, a Pescara, per protestare contro la decisione della Asl. "Eroi dimenticati", scandiscono in coro gli operatori che speravano di essere assunti dopo aver lavorato in ospedale durante l’emergenza sanitaria per il coronavirus, come interinali, reclutati attraverso una agenzia. E invece pochi giorni fa sono tornati a casa. Con loro, in piazza, anche il il consigliere regionale Domenico Pettinari del Movimento 5 stelle.

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In piazza i cento operatori covid rimasti senza lavoro: "Eroi dimenticati"
Hanno lavorato nell'ospedale di Pescara durante la pandemia, ma il loro contratto non è stato rinnovato e gli operatori sono stati sostituiti (video Giampiero Lattanzio).

Tra i cartelli esposti dalla delegazione di Oss ce ne sono alcuni che recitano: "La mia Asl è differente, mandati a casa il 30 aprile 2021 alle ore 21,36" oppure "Grazie per aver combattuto, arrivederci". La speranza di essere riassorbiti dalla Asl è riposta nel concorso per diventare dipendenti a tempo indeterminato, che ci sarà nei prossimi mesi.

Intanto l'assessore regionale alla Salute, Nicoletta Verì, annuncia la stabilizzazione dei medici precari del 118 dopo l'approvazione in consiglio regionale dell'emendamento firmato dal capogruppo della Lega, Vincenzo D'Incecco, come primo firmatario. "Una norma giusta e non più rinviabile - fanno sapere dalla Regione - per superare il precariato del personale convenzionato a tempo determinato che da anni assicura in Abruzzo i servizi di emergenza-urgenza legati del 118".

"Il tema dei precari del 118 - spiega la Verì - è al centro del lavoro dell'assessorato da mesi, durante i quali abbiamo elaborato un percorso per la stabilizzazione di quei medici convenzionati dalla stessa Asl per un periodo di almeno 3 anni. Era un fronte che andava affrontato e risolto definitivamente, anche alla luce della scarsa disponibilità sul territorio di medici in possesso di questa specializzazione, che da anni rallenta e rende difficoltose le procedure di reclutamento ordinarie". Di qui la scelta della Regione di approvare una norma che mettesse ordine nel settore, assicurando la continuità del servizio. "Nel tempo, infatti, le Asl hanno dovuto ripetutamente ripiegare - aggiunge l'assessore - sugli incarichi a tempo determinato, specificatamente previsti nell'accordo collettivo nazionale di categoria, con ovvie conseguenze sui processi gestionali delle aziende stesse, costrette a fare i conti con continue procedure di rinnovo. Con questa norma, invece, mettiamo un punto fermo sia sulle prospettive professionali dei medici impegnati nell'emergenza, sia sull'organizzazione generale del servizio".