Ludovico Anelli, la giovane vittima

COLLECORVINO

Muore dieci giorni dopo lo schianto 

Ludovico Anelli, 23 anni, non si è mai ripreso: era ricoverato in Rianimazione a Pescara. Il paese è sotto choc

COLLECORVINO. Solo lacrime. E sconcerto. Non ci sono parole, a Collecorvino, per la morte di Ludovico Anelli, il 23enne che la sera del primo luglio è stato protagonista di un terribile incidente stradale a Montesilvano, lungo la Vestina. Era alla guida di uno Scarabeo 50, si muoveva da Montesilvano in direzione di Cappelle. Il ciclomotore ha cambiato corsia, in pochi attimi. Si è spostato sulla parte opposta della strada proprio mentre arrivava una Fiat Panda con due persone a bordo, un uomo e una donna di Collecorvino. E i due mezzi si sono scontrati all’altezza della parte anteriore sinistra dell’auto, come ricostruito in un secondo momento dai carabinieri della compagnia di Montesilvano. Uno schianto terribile. Ludovico è finito a terra, in un lago di sangue. Il personale del 118 lo ha soccorso nei minuti successivi per il trasporto all’ospedale di Pescara e si è capito subito delle condizioni gravissime del 23enne.
Ma i genitori, Marina e Vito, lei affermata stilista di abiti da sposa e lui carabiniere, non hanno mai smesso di sperare. E, con loro, l’altro figlio della coppia, Francesco, 25enne, che viveva con il fratello nel centro urbano di Collecorvino (Ludovico aveva anche un fratellino di 3 anni, Alessandro). E poi gli altri parenti, i tanti amici del giovane, il paese intero. Tutti hanno sperato che ce la potesse fare, superare la fase critica, riprendersi.
In tanti, da quella sera fino a ieri, hanno raggiunto il reparto di Rianimazione dell’ospedale di Pescara, dove Ludovico è stato ricoverato in prognosi riservata, quasi a voler combattere al suo fianco e per sostenere la famiglia. E invece ieri è arrivata in paese la notizia che mai avrebbero voluto ricevere. «Siamo rimasti scioccati. Sono stati dieci giorni di inferno», dice il vice sindaco Chiara Cauti che non riesce a trattenere le lacrime pensando al «sorriso di Ludovico, quel sorriso timido che non lo abbandonava mai» e che ora si è spento per sempre.
Per il giovane è stato anche organizzato un momento di preghiera a cui hanno partecipato davvero in tanti, domenica scorsa. Doveva essere una giornata di gioco, nella parrocchia di Sant’Andrea Apostolo, ma l’appuntamento di svago promosso dall’oratorio è stato annullato proprio per Ludovico e la messa che avrebbe dovuto chiudere la manifestazione (celebrata all’aperto) è stata dedicata al giovane Anelli.
Il 23enne, che fino a pochi giorni prima dell’incidente aveva lavorato in un ristorante pizzeria sulla Vestina, a Montesilvano, e presto avrebbe preso servizio in un fast food, era «educato, gentile, buono, simpatico». Lo ricordano così, a Collecorvino, dove hanno creduto fortemente nel suo «ritorno tra noi», come hanno scritto su Facebook. Mentre ora si pensa al «vuoto incolmabile che ha lasciato».
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