ABRUZZO

Nasce il fronte dei sindaci per i danni da Peronospora 

Chiesti tempi certi e immediati per gli aiuti alle aziende vitivinicole: "Preoccupati della tenuta sociale delle nostre comunità a causa dei ritardi nella attivazione degli strumenti di sostegno"

TOLLO. I sindaci chiedono tempi certi e immediati per gli aiuti alle aziende vitivinicole la cui produzione è stata dimezzata dal maltempo e dalla Peronospora. E scendono in campo al fianco delle aziende e le associazioni vitivinicole.

L'appello è rivolto al ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida, al presidente della Regione, Marco Marsilio, al sottosegretario all'Agricoltura Luigi D'Eramo e all'assessore regionale all'Agricoltura, Emanuele Imprudente.

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«Noi sindaci siamo molto preoccupati della tenuta sociale delle nostre comunità a causa dei ritardi nella attivazione degli strumenti di sostegno alle aziende vitivinicole danneggiate e delle altre agricole in genere». Così dichiara Angelo Radica, primo cittadino di Tollo, in rappresentanza dei sindaci. Le aziende danneggiate, 15mila in Abruzzo, non ricevono aiuti concreti da un anno. La Regione ha stanziato 5 milioni di euro, altri 7,5 saranno stanziati se ci saranno nuove entrate, fa osservare Radica; dei quattro interventi previsti dalla legge 102/2004, ovvero sospensione mutui, sgravi contributivi Inps del 50% per 36 mesi, aiuti dell'80% a fondo perduto o mutui agevolati, «non si è visto nulla».

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L'esempio è su Tollo dove su 1400 famiglie oltre 800 vivono di viticoltura: "Se non hanno soldi come fanno a onorare gli impegni con i mutui? Come fanno a fare la spesa? A portare i bambini a scuola? Abbiamo paura che nel nostro territorio possano succedere cose molto gravi. Chiediamo al Governo e alla Regione Abruzzo, sapendo che nessuno fa miracoli e i fondi sono pochi, tempi certi e immediati". «Sappiamo che non si possono fare miracoli perché il Governo ha un fondo di 17 milioni, il danno stimato in Abruzzo si avvicina ai 200. Oltre a noi ci sono altre sette regioni in questa situazione, il danno stimato totale è di un miliardo. Chiediamo almeno - conclude Radica - una parola di verità, così gli agricoltori sanno come comportarsi».

L’elenco èè per ora composto da 45 sindaci: Lorenzo Di Sario (Canosa Sannita), Gabriele D'Angelo (Castelfrentano), Giovanni Mancini (Torre dè Passeri), Rosalina Di Giorgio (Pennapiedimonte), Oscar Pezzi (Alanno), Ernesto Salerni (Orsogna), Nicola Di Carlo (Pollutri), Catia Benarrivato (Arielli), Ernesto Graziani (Paglieta), Graziana Di Florio (Cupello), Diego Ferrara (Chieti), Vincenzo Muratelli (Altino), Luisa Russo (Francavilla al Mare), Raffaele Nasuti (Bomba), Fabio Caravaggio (Rocca San Giovanni), Raffaele Verratti (Sant'Eusanio del Sangro), Marcello Salerno (Ari), Chiara Trulli (Spoltore), Nicola Andreacola (Giuliano Teatino), Gianni Bellisario (Perano), Antonio Colonna (Carpineto Sinello), Renato Mariotti (Loreto Aprutino), Palmerino Fagnilli (Pizzoferrato), Mario Zulli (Gessopalena), Alessandro Monaco (Casacanditella), Massimo Tiberini (Casoli), Roberto Luciani (Ripa Teatina), Francesco Menna (Vasto), Angelo Piccoli (Montenerodomo), Giulio Borrelli (Atessa), Remo D'Alessandro (Poggiofiorito), Fabio Adezio (Miglianico), Enrico Di Giuseppantonio (Fossacesia), Piergiuseppe Mammarella (Vacri), Felice Novello (Montazzoli), Nicola Labbrozzi (Frisa), Francesco Seccia (Torrevecchia Teatina), Camillo D'Onofrio (Fara Filiorum Petri), Dario Marinelli (Roccamontepiano), Nicola De Laurentiis (Archi).