La polizia al Pronto soccorso di Pescara

Pescara, accoltellata e rapinata sulla spiaggia 

La donna di 39 anni ha raccontato di essere stata colpita con un taglierino dal suo ex, che le ha rubato i telefonini

PESCARA. Un pomeriggio di shopping a Pescara si è trasformato in un incubo per una donna 39 anni di San Salvo che è stata aggredita sulla spiaggia ed è finita in ospedale. Alla polizia, che si sta occupando del caso, ha riferito di essere stata affrontata sul bagnasciuga da due uomini e uno dei due sarebbe il suo ex, che già in passato l’avrebbe aggredita e ferita con un coltello. Vedendolo, la 39enne avrebbe tentato di fuggire, ma sarebbe stata bloccata per un braccio dall’uomo che l’avrebbe colpita con un taglierino alla schiena e sulla coscia, portandole via due cellulari.
La donna, ferita, è stata notata da un pedone che ha sollecitato l’intervento dei soccorritori per il trasporto in ospedale. Lì, oltre a essere medicata, è stata ascoltata e ha fornito le prime dichiarazioni al personale della squadra volante, dopodiché hanno preso il via le indagini degli uomini della squadra mobile, diretti da Dante Cosentino.
 Non è stato rintracciato, almeno nelle primissime ore dopo l’episodio, l’uomo che l’avrebbe aggredita. Ma le indagini sono solo all’inizio e va verificato il racconto della vittima.
Difficile, per la donna, spiegare i motivi di questo gesto, che la 39enne ricondurrebbe al rapporto, difficilissimo, con il suo ex, anche lui di San Salvo.  All’inizio dell’anno, a gennaio, ha presentato la prima denuncia nei confronti dell’uomo, per minacce, ingiurie, lesioni e molestie. E due mesi dopo è arrivata la seconda, per stalking, presentata il giorno della festa della donna. Il 9 marzo, la prima aggressione, che la 39enne dice di aver subito sempre dal suo ex. Disse di essere stata colpita per sette volte alla coscia con un coltello. Ed è scattata una terza denuncia, legata al ferimento.
Sul primo ferimento è già intervenuto l’ex compagno della 39enne, che si è discolpato e ha detto di sentirsi «offeso e diffamato ingiustamente».
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