Pescara, accoltellato nel centro storico
Il ragazzo colpito alla schiena dopo una lite, caccia all'aggressore
PESCARA. È stato colpito alle spalle Mark Angelo Sison Madrinico, 23 anni, italiano di origine filippina. Tre coltellate lo hanno raggiunto alla schiena mentre nella notte tra sabato e domenica scendeva la gradinata che dall'inizio di viale Marconi, poco lontano da piazza Unione, porta ad una trattoria.
Il giovane pescarese è stato accoltellato al culmine di una lite scoppiata nel quartiere Portanuova, all'incrocio fra via Nazario Sauro e via Marconi, all'esterno di un locale di Pescara Vecchia. Per cause in corso di accertamento il ragazzo, con precedenti penali per rapina e spaccio di stupefacenti, ha iniziato a discutere con un altro giovane che all'improvviso avrebbe estratto il coltello, colpendolo con tre fendenti nella parte bassa della schiena. Nonostante la copiosa perdita di sangue il giovane si è trascinato dall'altro lato della strada. Lo hanno trovato a terra, sul marciapiedi di fronte ad una panineria, gli operatori del 118 prontamente intervenuti.
Subito soccorso, Mark Madrinico è stato trasportato dai sanitari all'ospedale civile dove i medici, dopo avergli prestato le prime cure, lo hanno sottoposto ad un intervento chirurgico durato fino alle prime ore del mattino. Il giovane non corre pericolo di vita ma uno dei fendenti gli ha procurato una lesione al polmone. Attualmente si trova nel reparto di chirurgia dell'ospedale pescarese con una prognosi di trenta giorni.
Intanto prosegue la caccia all'accoltellatore.
All'arrivo delle volanti della polizia il giovane si è subito mostrato reticente a raccontare l'accaduto. Non ha detto da chi era stato colpito, né il motivo dell'aggressione. Poca collaborazione e anche qualche depistaggio, visto che sembra aver raccontato alle forze dell'ordine che l'aggressione era avvenuta in corso Manthoné. Solo poco prima di entrare in sala operatoria il 23enne ha riferito che durante la serata si trovava in compagnia di un amico.
Le indagini, coordinate dal pubblico ministero Giuseppe Bellelli sono condotte dagli uomini della Squadra Mobile della Questura di Pescara, diretti da Pierfrancesco Muriana, che stanno attivamente ricercando l'amico del ferito che avrebbe assistito all'accoltellamento.
Sul luogo dell'aggressione è intervenuta anche la Scientifica per effettuare i rilevamenti che potrebbero aiutare nella ricerca del colpevole.
Una notte di sangue nel cuore di Pescara Vecchia, in un'ora in cui i vicoli storici sono ancora molto frequentati da ragazzi che entrano e escono da un locale all'altro. Si riaccende l'attenzione su una delle zone più vive della città sia a cena, grazie alla forte presenza di ristoranti e trattorie, sia negli orari serali fino a notte inoltrata. Un via vai di persone che soprattutto il venerdì e il sabato rende la zona luogo d'incontro e a volte purtroppo teatro di risse e scazzottate. Nel febbraio scorso, sempre nel cuore della notte, c'è stata una rissa con tre pescaresi arrestati e un minorenne denunciato. Tra loro anche padre e figlio, accusati, come gli altri, di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni, rissa aggravata e danneggiamento aggravato. L'episodio è avvenuto in largo dei Frentani dove, in seguito a una chiamata al 113, è arrivata subito una volante della polizia. Al loro arrivo gli agenti hanno notato subito un gruppo di 7-8 persone che inveivano contro due addetti alla sicurezza dei locali della zona. La situazione è degenerata proprio quando gli agenti sono intervenuti per riportare la calma, in quanto i due hanno prima inveito e poi, all'atto di venire bloccati, avrebbero reagito con calci e pugni contro i due poliziotti. È in questo frangente che sarebbe entrato in scena anche il padre del minorenne che, per tentare di fuggire, si sarebbe opposto violentemente ai poliziotti mentre un altro 25enne del gruppo danneggiava il paraurti della volante. Quanto basta per convincere i poliziotti ad arrestare i tre maggiorenni, tra i quali il papà del diciassettenne, denunciando per gli stessi motivi anche quest'ultimo.
Quell'episodio aveva riaperto la polemica sulla sicurezza nella zona di Pescara Vecchia, innescando un botta e risposta tra Stefano Casciano, segretario cittadino del Pd, e il vice sindaco Berardino Fiorilli. Casciano aveva chiesto l'aumento dei controlli «annunciati dall'amministrazione un anno fa in seguito all'aggressione di un giovane pugliese in via delle Caserme», preso a pugni sotto gli occhi di alcuni giovani che hanno continuato a passeggiare e divertirsi.
Una brutta storia che torna alla mente con prepotenza e che era balzata agli onori della cronaca grazie alla diffusione del filmato delle telecamere che avevano ripreso la scena e che forse questa volta non potranno essere utili visto che probabilmente erano fuori uso.
Il giovane pescarese è stato accoltellato al culmine di una lite scoppiata nel quartiere Portanuova, all'incrocio fra via Nazario Sauro e via Marconi, all'esterno di un locale di Pescara Vecchia. Per cause in corso di accertamento il ragazzo, con precedenti penali per rapina e spaccio di stupefacenti, ha iniziato a discutere con un altro giovane che all'improvviso avrebbe estratto il coltello, colpendolo con tre fendenti nella parte bassa della schiena. Nonostante la copiosa perdita di sangue il giovane si è trascinato dall'altro lato della strada. Lo hanno trovato a terra, sul marciapiedi di fronte ad una panineria, gli operatori del 118 prontamente intervenuti.
Subito soccorso, Mark Madrinico è stato trasportato dai sanitari all'ospedale civile dove i medici, dopo avergli prestato le prime cure, lo hanno sottoposto ad un intervento chirurgico durato fino alle prime ore del mattino. Il giovane non corre pericolo di vita ma uno dei fendenti gli ha procurato una lesione al polmone. Attualmente si trova nel reparto di chirurgia dell'ospedale pescarese con una prognosi di trenta giorni.
Intanto prosegue la caccia all'accoltellatore.
All'arrivo delle volanti della polizia il giovane si è subito mostrato reticente a raccontare l'accaduto. Non ha detto da chi era stato colpito, né il motivo dell'aggressione. Poca collaborazione e anche qualche depistaggio, visto che sembra aver raccontato alle forze dell'ordine che l'aggressione era avvenuta in corso Manthoné. Solo poco prima di entrare in sala operatoria il 23enne ha riferito che durante la serata si trovava in compagnia di un amico.
Le indagini, coordinate dal pubblico ministero Giuseppe Bellelli sono condotte dagli uomini della Squadra Mobile della Questura di Pescara, diretti da Pierfrancesco Muriana, che stanno attivamente ricercando l'amico del ferito che avrebbe assistito all'accoltellamento.
Sul luogo dell'aggressione è intervenuta anche la Scientifica per effettuare i rilevamenti che potrebbero aiutare nella ricerca del colpevole.
Una notte di sangue nel cuore di Pescara Vecchia, in un'ora in cui i vicoli storici sono ancora molto frequentati da ragazzi che entrano e escono da un locale all'altro. Si riaccende l'attenzione su una delle zone più vive della città sia a cena, grazie alla forte presenza di ristoranti e trattorie, sia negli orari serali fino a notte inoltrata. Un via vai di persone che soprattutto il venerdì e il sabato rende la zona luogo d'incontro e a volte purtroppo teatro di risse e scazzottate. Nel febbraio scorso, sempre nel cuore della notte, c'è stata una rissa con tre pescaresi arrestati e un minorenne denunciato. Tra loro anche padre e figlio, accusati, come gli altri, di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni, rissa aggravata e danneggiamento aggravato. L'episodio è avvenuto in largo dei Frentani dove, in seguito a una chiamata al 113, è arrivata subito una volante della polizia. Al loro arrivo gli agenti hanno notato subito un gruppo di 7-8 persone che inveivano contro due addetti alla sicurezza dei locali della zona. La situazione è degenerata proprio quando gli agenti sono intervenuti per riportare la calma, in quanto i due hanno prima inveito e poi, all'atto di venire bloccati, avrebbero reagito con calci e pugni contro i due poliziotti. È in questo frangente che sarebbe entrato in scena anche il padre del minorenne che, per tentare di fuggire, si sarebbe opposto violentemente ai poliziotti mentre un altro 25enne del gruppo danneggiava il paraurti della volante. Quanto basta per convincere i poliziotti ad arrestare i tre maggiorenni, tra i quali il papà del diciassettenne, denunciando per gli stessi motivi anche quest'ultimo.
Quell'episodio aveva riaperto la polemica sulla sicurezza nella zona di Pescara Vecchia, innescando un botta e risposta tra Stefano Casciano, segretario cittadino del Pd, e il vice sindaco Berardino Fiorilli. Casciano aveva chiesto l'aumento dei controlli «annunciati dall'amministrazione un anno fa in seguito all'aggressione di un giovane pugliese in via delle Caserme», preso a pugni sotto gli occhi di alcuni giovani che hanno continuato a passeggiare e divertirsi.
Una brutta storia che torna alla mente con prepotenza e che era balzata agli onori della cronaca grazie alla diffusione del filmato delle telecamere che avevano ripreso la scena e che forse questa volta non potranno essere utili visto che probabilmente erano fuori uso.
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