Pescara, da costruttore a ristoratore in barca per vincere la crisi
Michele Galli della famiglia di imprenditori edili pescaresi ha acquistato il “Pattugliatore 31” e organizza cene di pesce
PESCARA. Da costruttore edile a barca-ristoratore per combattere la crisi. Si è reinventato un mestiere Michele Galli, 54 anni, dell’omonima famiglia di imprenditori edili pescaresi, da alcune settimane "comandante" del Pattugliatore 31, una imbarcazione della Marina militare slava un tempo destinata al pattugliamento dell'Adriatico, che oggi è diventato un battello ristorante ancorato al molo nord del porto canale, tra le bitte 26 e 27, di fronte al palazzo Inps. Il ristobarca, aperto dal 12 dicembre scorso, è un circolo riservato a tutti coloro che vogliono assaporare i piatti della tradizione marinara in una atmosfera suggestiva sullo sfondo delle acque piatte, ma melmose, del fiume Pescara.
Aperto per ora solo a cena e su prenotazione (chiuso domenica e lunedì), il ristobarca Pattugliatore 31, come i metri di lunghezza, 78 tonnellate di stazza, conta trenta posti a sedere compreso un salottino privée riservato a cene anche aziendali o intime a lume di candela. Il titolare del circolo ristorante, supportato nelle mansioni dalla compagna di origini russe Lyudmyla Shcherbakova e dallo staff di cucina composto da Sabrina e Milena, annuncia altre novità per la prossima estate: «Pensiamo di inserire altri venti posti all'aperto in coperta di prua e di permettere ai nostri clienti tiratardi di fare, all'alba, la colazione a bordo con cornetto e cappuccino».
Galli, figlio di Rocco, imprenditore edile che ha firmato il palazzo rosso dell'ospedale civile dove oggi si trova diabetologia, ha acquistato l'imbarcazione, datata 1955, da Gianni Papponetti, uno dei rappresentanti della marineria locale. All'epoca il battello si chiamava Andrea C, subito ribattezzato il Pattugliatore per via dei trascorsi del natante che, appunto, perlustrava le acque dell'Adriatico fino alla Jugoslavia.
«Ho comprato questa barca circa 10 anni fa», racconta il neo imprenditore della ristorazione sul fiume, «il mio obiettivo era viverci, poi non è accaduto. Due anni fa l'ho rimessa a nuovo pezzo per pezzo e l'ho ristrutturata per farne un locale ristorante. Prima del taglio del nastro abbiamo dovuto superare numerosi intoppi burocratici, risolti grazie alla disponibilità del comandante della Direzione marittima Enrico Moretti e a dicembre siamo riusciti a inaugurare». Galli, ci tiene a dare un’informazione di servizio alla clientela: «L'acqua che usiamo per cucinare proviene dagli allacci diretti con l'Aca e non da serbatoi interni».La nota dolente riguarda invece i fondali marini su cui poggia il ristorante galleggiante. «Quando i livelli della melma si innalzano», spiega l'imprenditore con la passione per la pallanuoto, «l'imbarcazione pende leggermente da un lato. Una pendenza quasi impercettibile, ma reale». Tanto da costringerlo a rilanciare l'allarme dragaggio: «E' necessario che venga effettuato regolarmente anche per aiutare tutta la marineria pescarese. Un problema per noi che abbiamo difficoltà a riparare un motore in caso di guasto o a uscire dal porto. Vorrei che il fiume fosse navigabile e alla portata di cittadini e turisti, magari sul lungofiume nascessero altre attività come questa o banchine per lo street food». Ai clienti vengono richieste le generalità per ottenere la tessera soci gratuita. Tutte le info su facebook Club Pattugliatore.
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