La protesta

Pescara: «Demoliremo tutte le antenne abusive»

Alessandrini incontra sessanta residenti di San Silvestro. I cittadini: faremo nuove denunce

PESCARA. «Non sono venuto qui a promettere miracoli e da me non aspettatevi atteggiamenti barricaderi perché nel mio magazzino non si vende questa merce. Di certo, la questione non ci è indifferente e stiamo cercando le basi forti per emettere le ordinanze di demolizione degli impianti abusivi. La nostra sarà una battaglia legale». La «questione» è quella delle antenne di San Silvestro e a parlare così, ieri, è stato il sindaco Pd Marco Alessandrini davanti a più di sessanta residenti del quartiere riuniti nella scuola elementare, proprio davanti allo striscione «contro le antenne a difesa della salute». Alessandrini ha annunciato che quella contro le emittenti di radio e televisioni sarà una partita a scacchi e tutto dipenderà da una mossa e dalla successiva contromossa. Il Comune, il 24 marzo scorso, ha chiesto all’ispettorato regionale del ministero dello Sviluppo economico con sede a Sulmona «se i controlli sui permessi dei ripetitori sono stati fatti e qual è stato l’esito». L’ipotesi del Comune è che i ripetitori siano abusivi per l’assenza di permessi edilizi anche se i titoli per trasmettere ci sono. Di qui la possibilità delle ordinanze.

È nelle parole della dirigente dell’avvocatura comunale Paola Di Marco che si misura il caos di San Silvestro: «È paradossale la situazione che continua a permanere a San Silvestro», ha detto Di Marco che, d’ora in avanti, incontrerà una volta a settimana Mariano D’Andrea, a capo del comitato contro le antenne. Poi, Di Marco ha sottolineato: «L’Agcom ha sempre escluso il sito di San Silvestro dal piano delle frequenze, quindi, all’ispettorato abbiamo chiesto se sono possibili le dismissioni degli impianti».

D’Andrea ha consegnato al sindaco e all’assessore Adelchi Sulpizio, titolare della delega alla Delocalizzione delle antenne, una lettera firmata dai residenti per chiedere di «emanare i provvedimenti di demolizione degli impianti tv», «un incontro urgente con il ministro dello Sviluppo economico perché il trasferimento coattivo degli impianti è di sua competenza», «un incontro urgente con il presidente della Regione Luciano D’Alfonso affinché la Regione dopo 15 anni di omissioni provveda a emanare il piano di risanamento e solleciti le 4 province a emanare i piani provinciali».

Davanti ai ragazzi di San Silvestro, D’Andrea ha detto: «I nostri ragazzi sono nati cavie e continuano a essere cavie». Poi, D’Andrea ha annunciato un altro esposto: «Una denuncia del 2002», ha detto, «è stata archiviata. Nel 2013 ne ho fatto un’altra e uno di noi andò a parlare con il procuratore capo dell’epoca, Nicola Trifuoggi, che gli disse: sentirete il botto, applicheremo la legge. Sindaco, ma ha saputo niente di quell’indagine? Noi no».

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