il referendum del Centro

Pescara, il cono più goloso? È di Gelatomania

Il locale di via di Sotto è stato il più votato dai lettori con 1.797 preferenze. La classifica definitiva delle gelaterie dell'area metropolitana che sono state votate

PESCARA. «Siamo risultati i più votati dal referendum del Centro? Sinceramente non ce l'aspettavamo e ringrazio tutti per l'affetto dimostrato. Ma non mi sento arrivata, sarebbe un brutto segno. Di sicuro è uno stimolo a migliorare continuamente, cercando di capire le materie prime con chi ne sa di più».

Gisella Sciocchetti, 53enne nativa di Pescara Porta Nuova, è titolare di Gelatomania, la gelateria di via di Sotto (Pescara Colli) che ha staccato di netto - con circa 1800 preferenze- gli altri 50 luoghi del gelato artigianale a Pescara e dintorni, indicati dai lettori del nostro giornale.

Il contest “Vota la tua gelateria preferita” ha tirato le somme, raccogliendo ben 11mila schede.

Come e quando è partita l'avventura di Gelatomania?

«Questa è la 13esima estate. Spinta dalla passione per i dolci, ho avviato la gelateria per puro caso e mi si è aperto un mondo. Inizialmente a fare il gelato ero io, con l'aiuto dei miei figli, Enrico e Silvia, che ora finita l'università stanno lasciando l'attività di famiglia e sarà un problema rimpiazzarli. E' mio marito Enio Iannetti, originario di Carpineto della Nora e pescarese di adozione, ad affiancarmi sempre: il laboratorio è affar suo, io sto al banco, abbasso e alzo la serranda ogni giorno, la gente è abituata a vedere me dalla mattina alla sera».

Perché la scelta di aprire ai Colli?

«Abbiamo scelto una zona in via di espansione: Pescara è piena di gelaterie, qui devi arrivarci apposta. Infatti, dopo Natale siamo chiusi e riapriamo a marzo: l'anno scorso, con la neve quasi non si vedeva la porta della gelateria. L'apertura al pubblico è pomeridiana, dalle 15.30 fino a sera tardi d'estate, nel periodo della scuola chiudiamo un po' prima. Ma chi ci conosce sa che al mattino siamo comunque in laboratorio per preparare il gelato e bussano per sapere se qualcosa è già pronto. Passiamo la vita qui dentro, un lavoro sacrificato e una passione sfrenata, cosa che i miei figli non hanno ereditato. Forse per la mancanza della mamma a casa, io normalmente non torno a pranzo e rientro direttamente la sera».

Quanti gusti offrite e con quali particolarità?

«Abbiamo una vetrina piccola, quindi scegliamo ogni volta che cosa metterci. Su 24 gusti base classica, 5 sono senza derivati del latte o di origine animale. E questo da sempre: oggi si dice gelato “vegano”, lo stesso che noi facevamo prima per gli intolleranti al lattosio. In pratica, sono i gusti alla frutta e l'extrafondente che prepariamo senza latte di soia o di riso. Questa mattina abbiamo limone, melone, pompelmo rosa, fragola ed extrafondente appunto. Facciamo gusti legati alla stagione in corso. Ora è il momento, breve, dei fichi neri più saporiti. Anche il melone tra poco andrà via. L'unico caso in cui devo accontentare tutto l'anno le richieste, soprattutto dei bambini, è per la fragola: quando non c'è quella fresca di stagione, usiamo quella surgelata».

Tra le creme non manca l'omaggio all'Abruzzo.

«Sì, abbiamo ricostruito il gusto Parrozzo, Bocconotto, Pizza dolce. E inventato il gusto “Gelatomania” a base di pistacchio. Ultimamente, abbiamo lanciato il “Colli senza frontiere”. Abbiamo lavorato su gusti particolari di cioccolato speziato alla cannella, curcuma, zenzero, zafferano».

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