Pescara, il quadrilatero del caos tra scippi, rapine e spacciatori. Pettinari: «Emblema dell’inefficienza del centrodestra»

23 Febbraio 2025

Le segnalazioni da via Mazzini parlano di spacciatori e assuntori che infastidiscono i passanti, urinano in strada, bivaccano davanti agli esercizi commerciali, litigano e minacciano i cittadini creando risse dove, non di rado, volano coltelli e bottiglie di vetro. Alcuni commercianti denunciano: «Costretti a chiuderci a chiave per la paura»

PESCARA. La riattivazione del distaccamento della Polizia locale nei silos dell’area di risulta, il ripristino del servizio di sicurezza a piedi con l’innalzamento della Questura a rango superiore, come è stato fatto per L’Aquila, per incrementare il numero di pattuglie da dislocare su strada al fine di coprire i quattro quadranti della città. Sono le richieste che il Movimento politico Pettinari per l’Abruzzo rivolge alla giunta di centrodestra del sindaco Carlo Masci al termine di una conferenza stampa convocata in via Mazzini, strada laterale di quel rettangolo centrale ricompreso tra via Quarto dei Mille, corso Vittorio Emanuele e piazza Santa Caterina e definito «regno del caos tra scippi, rapine, spacciatori, balordi, tossicodipendenti, siringhe e defecazioni umane sui portoni di casa». «La vita di residenti e commercianti è diventata un inferno», dicono senza giri di parole Domenico Pettinari, Caterina Artese e Massimiliano Di Pillo, rispettivamente presidente e consigliere del Movimento politico facendosi portavoce dei problemi della zona

E le segnalazioni ricevute parlano di spacciatori e assuntori che infastidiscono i passanti, urinano in strada, bivaccano davanti agli esercizi commerciali, litigano e minacciano i cittadini creando risse dove, non di rado, volano coltelli e bottiglie di vetro. «I residenti e i commercianti, ma anche i cittadini sono costretti spesso a passare dall’altra parte del marciapiede o della strada per non incrociare questi individui pericolosi. Addirittura - continua Pettinari- alcune commercianti sono costretti a chiudersi a chiave per evitare che balordi possano accedere nei locali, come spesso accade, e distruggere tutto».

La clientela è poca e alcuni preferiscono trasferirsi verso zone più sicure. Così come hanno fatto nel frattempo molte famiglie che hanno preferito svendere il loro appartamento pur di andare via: «Al loro posto sono subentrati extracomunitari che, vivendo di espedienti e occupando in sovrannumero tanti appartamenti di piccole dimensioni, peggiorano la qualità della vita di coloro che sono rimasti: sarebbe opportuno che Comune e Asl verificassero le lori condizioni».

Secondo Pettinari, in piazza Santa Caterina insistono delle vere e proprie “bande” che si contendono il territorio diventato da tempo zona di spaccio a tutte le ore. E racconta come due giorni fa nella piazza un residente ha trovato escrementi umani sul portone di casa. Di contro, vicino, nell’area di risulta c’è il silos dove spicca l’insegna del distaccamento della Polizia locale inaugurato e poi lasciato. Ancora Pettinari: «È l’emblema dell'inefficienza e della becera propaganda di una parte politica, il centrodestra, che a parole dice di volere città più sicure e nei fatti non ha fatto nulla che potesse migliorare la percezione di sicurezza rispetto a quando governava e amministrava il centrosinistra. Possiamo dire», conclude, «che oggi il centro destra vorrebbe far credere che con loro le città sono più sicure».