la polemica
Pescara, La City: D’Alfonso non blocca l’operazione
Vertice sulla nuova sede da 42 milioni di euro della Regione. Diffida di Pettinari (M5S): "Fermate tutto"
PESCARA. La Regione tira dritto e porta avanti l’operazione La City per riunificare tutte le sedi pescaresi dell’ente in un unico stabile. Ieri, è stato il giorno di un faccia a faccia tra i vertici della Regione, a partire dal presidente Pd Luciano D’Alfonso, e del Comune. L’inchiesta della squadra mobile, con 14 indagati, e l’ultima diffida del consigliere M5S Domenico Pettinari lunga 15 pagine non sembrano fermare l’affare da 42 milioni di euro con i big dell’imprenditoria pescarese.
Secondo Pettinari, con la sede della Regione in via Tiburtina si violerebbe il piano di rischio aeroportuale dell’Enac e l’operazione sarebbe uno spreco. Nella diffida densa di appigli normativi, inviata a D’Alfonso, a tutti gli assessori e consiglieri e al sindaco Pd di Pescara, Marco Alessandrini, si chiede di «bloccare» l’operazione.
Attualmente, lo scheletro dell’edificio nell’ex fornace Tinaro è di proprietà di una società che fa capo a Marco Sciarra, socio di maggioranza con il 34% delle azioni seguito, da Giuseppe Girolimetti (20%), il presidente del Pescara Calcio Daniele Sebastiani (12%), Mauro Angelucci e Alessandro Acciavatti con il 10% e, gli imprenditori, Parnazzini e Gianni Paglione con il 7% ciascuno.
Al vertice di ieri hanno partecipato, per la Regione, D’Alfonso, il direttore generale Cristina Gerardis, il capo di gabinetto Ernesto Grippo, la dirigente del servizio Patrimonio immobiliare Eliana Marcantonio, il dirigente del Genio civile Vittorio Di Biase, il dirigente del servizio Attività legislativa Carlo Massacesi e la funzionaria del servizio Patrimonio Everina Di Filippo. Per il Comune, il sindaco Alessandrini, il direttore generale Carla Monaco e il dirigente del settore Attività edilizie Gaetano Silverii. «Dopo aver acquisito dal Comune il certificato di destinazione urbanistica dell’area, integrato con l’indicazione della zona C sud est nella quale ricade l’intervento, sono stati discussi diversi aspetti relativi al carico antropico potenzialmente gravante sulla sede individuata, nonché le problematiche di tipo manutentivo che vertono sugli edifici attualmente in uso alla Regione Abruzzo a Pescara», riferisce una nota della Regione.
D’Alfonso ha dettato le sue direttive e ha chiesto al Comune «di effettuare una verifica puntuale del carico antropico» anche avvalendosi dei vigili del fuoco; agli uffici regionali, il presidente ha chiesto «di predisporre una rilevazione del personale presente in ciascuna delle sedi pescaresi e una scheda sullo stato conservativo di ciascun edificio»; al dirigente Massacesi, di «ricercando ogni possibile debolezza e naturalmente l’evidenza dei punti di forza». Un’altra riunione si terrà la prossima settimana.
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