Pescara, pitone e tartarughe senza cibo né acqua
I carabinieri forestale trovano gli animali rinchiusi in uno stanzino al buio. Il proprietario voleva venderli online: è stato denunciato per maltrattamenti e detenzione illegale
PESCARA. Un serpente Pitone reale e tre tartarughe sono stati sequestrati dai carabinieri forestale al termine delle indagini partite da un annuncio di vendita su Internet. Il proprietario dei rettili M. M., ventunenne di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), domiciliato a Pescara, è stato denunciato per maltrattamento animale e detenzione illegale e offerta in vendita di animali particolarmente protetti. E' la seconda volta che il giovane viene segnalato per lo stesso reato.
Secondo i militari del Nucleo Cites di Pescara, deteneva gli animali senza la necessaria documentazione _ prevista da un Regolamento Comunitario del 1997, che sottopone alcune specie di animali da proteggere allo stesso regime della Convenzione di Washington _ che attestasse la loro legale provenienza.
Gli animali sono stati trovati, senza né acqua né cibo, all’interno di uno stanzino privo di finestre, utilizzato per stipare pezzi di ricambio di motorini, fra i quali dovevano trovare riparo le tartarughe. Sono state inoltre trovate sei gabbie di varie grandezze, utilizzate per il trasporto di animali.
“Il monitoraggio del commercio, al dettaglio e all’ingrosso, delle specie protette prosegue nelle pieghe delle vendite on-line, oltre che nei canali abituali, fra i quali fiere di paese e commercianti fissi ed ambulanti”, sottolinea il comandante del Gruppo carabinieri forestale di Pescara, da cui il personale del Nucleo Cites dipende.