PESCARA
Prende a calci il cane e quasi lo strangola: lui denunciato, l'animale non si trova più
Il fatto denunciato da Lndc Animal Protection davanti alla stazione ferroviaria: "Aiutateci a trovare Nina, cucciolona di pastore abruzzese"
PESCARA. Presa a calci, strattonata e quasi strangolata con il guinzaglio: questo è il trattamento che un uomo di 28 anni ha avuto nei confronti di un cane nel piazzale della stazione ferroviaria: la scena si è svolta davanti a testimoni e viene denunciata dalla Lega per animali Lndc Animal Protection.Come spiega la presidente Lndc Piera Rosati, è stata avvisata la polizia ferroviaria la quale ha identificato l’uomo. Il cane picchiato è un pastore abruzzese, una cucciolona di un anno e si chiama Nina. Secondo la presidente Lndc le immagini delle videocamere di sorveglianza confermano che ha ricevuto un calcio in testa, e subito il tentativo di strangolamento. La Polfer ha denunciato l’uomo all’autorità giudiziaria per maltrattamento di animali, il cane non è stato sequestrato e ora non si trova più.
Lndc lancia un appello: “Vogliamo comunque assicurarci che Nina abbia un futuro migliore e per questo, nella denuncia, chiederemo il sequestro in modo da poter cercare per lei una sistemazione migliore. Per farlo però è necessario che venga ritrovata, sperando che stia ancora bene. Chiunque abbia informazioni su dove possa essere questa povera cagnolona o che l’abbia vista negli ultimi giorni può scrivere all’indirizzo avvocato@lndcanimalprotection.org. Solo così potremo tutelarla nel migliore dei modi”.
Diverse associazioni tra cui l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA si erno mosse per chiedere di poter adottare la cagnolona e darle una nuova famiglia, ma la sorpresa è stata grande quando si è scoperto che la maremmana non era stata sequestrata nonostante il maltrattamento subito ma pare sia addirittura scomparsa. Sulla questione AIDAA presenterà lunedi una richiesta di sequestro ed adozione per Nina. "Ovviamente prima dobbiamo trovarla- scrivono gli animalisti di AIDAA- e per questo chiediamo a chiunque abbia notizie o abbia visto in questi giorni Nina di scriverci via wattzapp al 3479269949 allegando se possibile una fotografia del cane e del suo clochard in modo che si possa rintracciare la cagnolona e metterla in sicurezza. Vogliamo ricordare infine che l'epiodio non sarebbe avvernuto l'altro ieri ma almeno una decina di giorni fa".
Secondo quanto ricostruito da Lndc grazie agli attivisti locali, si tratterebbe dello stesso cane che a febbraio era stato lasciato legato a un vaso di uno stabilimento balneare tutta la notte. Anche in quel caso, l’uomo sarebbe stato denunciato a piede libero per maltrattamento e abbandono senza però prendere alcun provvedimento a tutela del cane. “Sinceramente non capisco perché in entrambe queste occasioni non si è proceduto con il sequestro della povera Nina, lasciandola nelle mani di una persona che non sembra chiaramente in grado di prendersene cura e trattarla con il rispetto che merita. Dalle informazioni che abbiamo raccolto, l’episodio della stazione sarebbe avvenuto almeno 2 settimane fa e da qualche giorno a questa parte l’uomo sarebbe stato visto in giro per la città senza Nina”, commenta Piera Rosati. "In base a quanto riferito da alcuni, l’uomo affermerebbe che alcuni giorni fa avrebbe lasciato Nina per qualche ora e di non averla ritrovata al suo ritorno".
Lndc Animal Protection si unisce comunque alla denuncia scattata nei suoi confronti per maltrattamento di animali, preannunciando che si costituirà parte civile nell’eventuale processo a suo carico.