Profughi al lavoro per il verde
Caramanico, il Comune utilizzerà dieci migranti per interventi di manutenzione
CARAMANICO TERME. Il paese di Caramanico si apre ai migranti e li integra nella vita cittadina. È alla firma un protocollo d'intesa stipulato fra comune di Caramanico Terme, Azienda Pubblica di Servizi alla Persona (Asp) e la Prefettura di Pescara sulle modalità di utilizzo dei profughi. Con questo documento dal paese termale alle falde della Majella arriva un esempio di incontro e integrazione per i migranti ospitati al momento nei comuni dell’alta Val Pescara. Mentre qualche altro comune ha annunciato recentemente l'impossibilità di aprire le porte a persone che hanno bisogno di accoglienza, Caramanico fa un passo avanti nella direzione opposta. «La convenzione che sarà sottoscritta», spiega il sindaco Simone Angelucci, «consentirà agli ospiti di rendersi utili per la comunità che li ha accolti, aiutando il Comune in piccoli lavori di pulizia delle strade, aiuole e giardini pubblici e manutenzione ordinaria relativa al patrimonio pubblico».
Sono dieci i migranti provenienti dall'Africa e dall'Asia che sono ospitati in un'ala della Casa di riposo Olivieri, ex Ipab, in un appartamento situato nel centro storico, sulla base di un piano di riparto nazionale e regionale che fa riferimento a strutture temporanee adibite a questo scopo.
«Sono grato al prefetto Vincenzo D'Antuono, al presidente e al direttore dell'Asp, rispettivamente Dario Recubini e Sergio Di Feliciantonio», prosegue Angelucci, «per aver concordato con l'Amministrazione comunale un’adeguata strategia e nel definire, sin da subito, percorsi educativi di accoglienza ed integrazione a favore dei migranti ospitati a Caramanico. Si è pensato cioè a strumenti che consentano loro di conoscere il contesto sociale anche attraverso attività di volontariato a favore della collettività ospitante e che promuovano la formazione di una coscienza della partecipazione. Sono convinto», continua il primo cittadino, «che anche i miei concittadini sapranno mostrare umanità e dare prova dello spirito di accoglienza che da sempre appartiene a questa terra». Con i migranti saranno concordate attività di manutenzione e pulizia dell’edificio che li ospita e delle pertinenze, del centro storico, e la gestione delle aree verdi e delle piazze vicine alla casa di riposo. «Nel nostro comune ci sono tante associazioni, espressioni del miglior volontariato», fa notare Miria De Felice, consigliera delegata alle politiche sociali, «che certamente guideranno i migranti, seppur solo temporaneamente presenti nel nostro centro, in un percorso di amicizia ed integrazione».
Walter Teti
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