PESCARA
Rigopiano, udienza rinviata. Chiesto pignoramento stipendio ex prefetto / VIDEO E FOTOGALLERY
Un guasto al sistema audiovisivo interrompe l'udienza davanti al gup Sarandrea. Il processo slitta al 30 novembre
PESCARA. È stata interrotta a causa di un guasto al sistema audiovisivo, e aggiornata al prossimo 30 ottobre, l'udienza preliminare sul disastro dell'hotel Rigopiano di Farindola (Pescara) fissata per questa mattina davanti al giudice dell'udienza preliminare (gup) del Tribunale di Pescara, Gianluca Sarandrea. L'udienza, per ragioni di sicurezza legate alle norme anti-Covid, si sarebbe dovuta tenere in collegamento audiovisivo in cinque aule simultaneamente, ma a causa di problemi tecnici il collegamento è saltato poco dopo l'appello e le prime schermaglie processuali.
GUARDA LA FOTOGALLERY
L'interruzione è avvenuta poco dopo l'inizio della discussione sulle risultanze delle indagini difensive depositate nella scorsa udienza dai legali del sindaco di Farindola, Ilario Lacchetta, con il pm Andrea Papalia che ha preso la parola per dichiarare di non avere obiezioni rispetto al deposito della documentazione e per chiedere di acquisire anche le richieste e i decreti di archiviazione inerenti alcune inchieste collaterali su carabinieri e forestali che parteciparono alle indagini.
Circostanze che sono affrontate anche nelle indagini difensive condotte dagli avvocati di Lacchetta. Sempre la difesa del sindaco, prima che fosse disposto il rinvio dell'udienza, ha chiesto di ascoltare, in sede di incidente probatorio, il tenente colonnello dei carabinieri forestali Annamaria Angelozzi, la quale prese parte alle indagini su Rigopiano e venne indagata sulla base di un esposto poi archiviato. In realtà, era già previsto che la Angelozzi venisse ascoltata davanti al pm il prossimo 5 novembre, nell'ambito delle indagini difensive dei legali di Lacchetta, che non hanno rinunciato ad avvalersi di tale possibilità. Il pm Papalia ha obiettato che in assenza di tale rinuncia la richiesta è da ritenersi inammissibile. Spetterà al giudice decidere nel corso della prossima udienza.
PARLA l'AVVOCATO REBOA: GUARDA IL VIDEO
Sequestro conservativo dei beni. Chiesto anche il pignoramento di un quinto dello stipendio dell'ex prefetto di Pescara Francesco Provolo, questa mattina, durante l'udienza preliminare sul disastro di Rigopiano, in cui l'ex prefetto è imputato. Quella depositata è una richiesta integrativa di sequestro conservativo dei beni che va ad aggiungersi a quella precedentemente accolta dal gup Gianluca Sarandrea in riferimento agli immobili di diversi imputati. L'avvocato Romolo Reboa, che assiste alcuni familiari delle vittime, oltre allo stipendio di Provolo, ha chiesto di pignorare gli stipendi dei dirigenti regionali Carlo Visca e Sabatino Belmaggio, «per un importo non inferiore a 300mila euro ciascuno».