Sciopero della fame per il filobus, il medico ferma la protesta
E' durato una settimana lo sciopero della fame organizzato per dire no al progetto
PESCARA. E' durato una settimana lo sciopero della fame di tre mamme della strada parco. L'arrivo del medico ha interrotto la loro protesta contro il passaggio della filofia sulla strada dove mamme e bambini si incontrano ogni giorno. Non hanno mai mangiato, soltanto bevuto, ma il medico, come racconta Wally Curti, 70 anni, «mi ha detto basta: sarebbero potute sorgere complicazioni».
La signora Wally Curti ha partecipato anche all'infuocato consiglio comunale di lunedì scorso dove la protesta dei cittadini contro il filobus ha avuto toni accesi con consiglieri insultati e rissa quasi sfiorata. Uno sciopero della fame organizzato per dire no al «progetto cattivo, è una cosa brutta», prosegue Curti, «perché noi andiamo sulla strada parco ogni giorno, gli anziani si ritrovano lì così come i nostri bambini. Il filobus, per noi, non ha nessuna utilità perché non credo che riuscirà a portare 800 persone all'ora». Per il momento, si ferma la protesta delle mamme iniziata già all'epoca della presentazione del progetto proprio per preservare la strada pedonale dal passaggio della filovia.
«Sono due anni», continua Curti, una delle 1.500 firme sul foglio per chiedere di mantenere l'ex tracciato ferroviario, «che chiediamo che venga preso in considerazione un percorso alternativo, ma non ci danno ascolto, non vogliono ragionare». A capo della protesta, c'è da sempre l'associazione Strada parco di Mario Sorgentone che continua ribadire: «Vogliamo un percorso alternativo, i filobus dovrebbero attraversare via Verrotti, via Caravaggio, via Ferrari e il ponte nuovo evitando quindi di passare sulla strada parco».
Ieri è terminato lo sciopero della fame, l'atto più eclatante a cui sono state costrette tre mamme che frequentano la zona ma, intanto, Sorgentone dice che le manifestazioni non si fermeranno, proseguiranno ancora per salvaguardare l'area. «Nel consiglio comunale», conclude Sorgentone, «abbiamo concordato l'apertura di un tavolo tecnico anche con il presidente della Gtm. Adesso vedremo, lo aspettiamo». Per Sorgentone, come i circa 2 mila soci della sua associazione, il filobus è sbagliato perché «non risolve i problemi di traffico e soprattutto distruggerebbe questa zona bellissima di aggregazione dove si incontrano in tanti e dove i bambini possono giocare liberamente». (p.au.)
La signora Wally Curti ha partecipato anche all'infuocato consiglio comunale di lunedì scorso dove la protesta dei cittadini contro il filobus ha avuto toni accesi con consiglieri insultati e rissa quasi sfiorata. Uno sciopero della fame organizzato per dire no al «progetto cattivo, è una cosa brutta», prosegue Curti, «perché noi andiamo sulla strada parco ogni giorno, gli anziani si ritrovano lì così come i nostri bambini. Il filobus, per noi, non ha nessuna utilità perché non credo che riuscirà a portare 800 persone all'ora». Per il momento, si ferma la protesta delle mamme iniziata già all'epoca della presentazione del progetto proprio per preservare la strada pedonale dal passaggio della filovia.
«Sono due anni», continua Curti, una delle 1.500 firme sul foglio per chiedere di mantenere l'ex tracciato ferroviario, «che chiediamo che venga preso in considerazione un percorso alternativo, ma non ci danno ascolto, non vogliono ragionare». A capo della protesta, c'è da sempre l'associazione Strada parco di Mario Sorgentone che continua ribadire: «Vogliamo un percorso alternativo, i filobus dovrebbero attraversare via Verrotti, via Caravaggio, via Ferrari e il ponte nuovo evitando quindi di passare sulla strada parco».
Ieri è terminato lo sciopero della fame, l'atto più eclatante a cui sono state costrette tre mamme che frequentano la zona ma, intanto, Sorgentone dice che le manifestazioni non si fermeranno, proseguiranno ancora per salvaguardare l'area. «Nel consiglio comunale», conclude Sorgentone, «abbiamo concordato l'apertura di un tavolo tecnico anche con il presidente della Gtm. Adesso vedremo, lo aspettiamo». Per Sorgentone, come i circa 2 mila soci della sua associazione, il filobus è sbagliato perché «non risolve i problemi di traffico e soprattutto distruggerebbe questa zona bellissima di aggregazione dove si incontrano in tanti e dove i bambini possono giocare liberamente». (p.au.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA