Si torna in aula per Tommy, il bimbo travolto da un’auto nel cortile dell’asilo

5 Febbraio 2025

Quattro gli imputati su cui si dovrà decidere l’eventuale rinvio a giudizio per la tragica morte, avvenuta nel maggio 2022 dopo che una Volkswagen Passat, lasciata lì da Radostina Balabanova, si è sfrenata in prossimità dell’asilo Primo maggio di Pile

L’AQUILA. Si tiene oggi l’udienza preliminare per decidere sull’eventuale rinvio a giudizio dei quattro imputati per la tragica morte del piccolo Tommaso D’Agostino, di soli quattro anni. Una tragedia, quella accaduta nel primo pomeriggio del 18 maggio 2022, piombata dal nulla su un’intera comunità, così come la Volkswagen Passat sfrenatasi in prossimità dell’asilo Primo maggio di Pile e poi finita su un gruppo di sei bimbi dopo avere sfondato la recinzione. Cinque di questi rimasero feriti, molti altri in stato di choc. Per Tommaso non ci fu nulla da fare, nonostante i disperati tentativi di rianimarlo da parte dei soccorritori. Dopo la tragedia si scoprì che l’auto era stata lasciata lì da Radostina Zhorova Balabanova, 39 anni, mamma di tre figli, di cui due iscritti in quell’asilo. La donna era scesa dalla vettura proprio per riprendere questi ultimi, lasciando il terzo, di 11 anni, all’interno dell’abitacolo, da solo. Forse una marcia disinserita dal ragazzo, o forse lo stesso freno a mano alla base della partenza dell’auto, finita poi fuori controllo all’interno del cortile della scuola. Per questo, oltre alla 39enne, nel registro degli indagati sono finiti anche la dirigente scolastica, Monia Lai, 48 anni, Bruno Martini, (60), responsabile del servizio prevenzione dell’istituto Mazzini di cui fa parte la scuola dell’infanzia, e Antonello Giampaolini, anch’egli 60enne, responsabile del settore edilizia scolastica del Comune e direttore dei lavori nell’appalto del complesso scolastico. «La mia assistita ha una colpa importante ed è giusto che se ne assuma le conseguenze», ammette il legale della 39enne al Tgr Abruzzo, Francesco Valentini. «D’altro canto, però, si tratta di qualcosa che può capitare a chiunque, ma che in questa situazione ha avuto un risvolto assolutamente luttuoso».

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