Simone Roganti

SPOLTORE

Simone morto per problema cardiaco, forse fattore genetico

Dal primo esito autoptico sul corpo del ciclista 21enne sarebbe emerso un problema forse congenito. I funerali mercoledì 4 settembre alla presenza di tutti i compagni di squadra

PESCARA. Simone Roganti è morto per arresto cardiaco provocato da una aritmia che ha determinato una fibrillazione ventricolare. Lo ha evidenziato l'autopsia disposta dalla Procura di Pescara, pm Luca Sciarretta, ed effettuata oggi dall'anatomopatologo Cristian D'Ovidio dell'Università di Chieti. La 21enne promessa del ciclismo aveva quindi un problema cardiaco.

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L'arresto cardiaco è stato provocato da una aritmia che ha determinato una fibrillazione ventricolare. A scatenare questa aritmia fatale è stato probabilmente un fattore genetico, da identificare con certezza, che avrebbe causato la morte improvvisa del ciclista nella sua casa di Villa Santa Maria, frazione di Spoltore. Per meglio comprendere la dinamica del decesso sono stati effettuati anche dei prelievi istologici che verranno analizzati presso l'Università di Chieti. A ad oltre 12 anni ritorna alle cronache pescaresi la tragedia del decesso di uno sportivo con le stesse cause: nell'aprile del 2012 Piermario Morosini, calciatore del Livorno, stramazzò sul terreno di gioco dell'Adriatico. Una morte istantanea dovuta proprio a fattori cardiaci genetici.

Simone era un giovane di buone speranze che aveva appena firmato un contratto da professionista con la olandese Unibet: il 15 settembre avrebbe dovuto correre il Trofeo Matteotti sulle strade di casa. Veniva descritto come un passista veloce che si difendeva in salita; due giorni prima aveva scalato due volte la salita di Passo Lanciano e tutti ammiravano la sua grinta. Venerdì sera si era sentito male in casa, dolori al petto, vomito: i familiari dapprima avevano chiamato il medico di base poi il 118. A nulla sono valse le cure dei soccorritori, le iniezioni di adrenalina e la defibrillazione. È morto di fatto tra le braccia dei genitori. Si era parlato di un malessere, di una stanchezza nei giorni precedenti, di valori sanguigni anomali, di carichi di allenamento pesanti che qualcuno gli avrebbe consigliato di non effettuare e che invece lui avrebbe comunque fatto, proprio perché alla vigilia di un grande cambiamento della sua vita di sportivo voleva prepararsi bene e fare bella figura. Qualcuno ha anche fatto delle insinuazioni, ma Simone veniva descritto come ragazzo solare e per bene.

Ora l'autopsia probabilmente spazza via ogni dubbio e riporta la tragedia nell'alveo di una 'fatalità' che lo sport difficilmente accetta. I funerali di Simone sono previsti all'aperto in piazza Di Marzio a Spoltore (davanti alla chiesa di San Panfilo) mercoledì 4 settembre pomeriggio alle 17 alla presenza di tutti i compagni di squadra della formazione marchigiana Continental MG. K Vis Colors for Peace per la quale Simone correva.