Sorpresa ballottaggi Vince l’astensionismo 

Ribaltoni a L’Aquila e Avezzano, conferme a Ortona e Martinsicuro  

PESCARA. Il vento è cambiato. L’Abruzzo ha avviato l’operazione cambiamento con un sorprendete voto di ballottaggio. Il centrosinistra cede tre piazze su quattro (L’Aquila, Avezzano, Ortona) con due ribaltoni clamorosi nel capoluogo di regione, dove Pierluigi Biondi ha prevalso sul filo di lana su Americo Di Benedetto, e nel capoluogo marsicano, dove il sindaco uscente Gianni Di Pangrazio si è visto superare in curva da Gabriele De Angelis. Nessuna sorpresa invece a Martinsicuro dove è stato confermato il vantaggio al primo turno di Massimo Vagnoni che al secondo turno ha mandato a casa il sindaco uscente Paolo Camaioni. A Ortona vince Leo Castiglione (liste civiche) ma il Pd era già uscito dal comune con le dimissioni del sindaco uscente D’Ottavio. Il quinto vincitore di questa tornata elettorale è stato l’astensionismo che ha raggiunto il 52,58%, con una perdita secca di 13,5 punti percentuali. Il dato più negativo a Martinsicuro (forse per la vittoria scontata di Vagnoni) fermo al 49,56%, e il migliore risultato ad Avezzano con un modesto 55,89%.
Cifre inusuali per l’Abruzzo, abituato a partecipazioni più generose, se si fa eccezione per il dato delle regionali del 2008. Ma lì andava al voto dopo gli arresti di Sanitopoli. L’astensionismo certamente ha cambiato il destino dei candidati, rimescolando le carte all’interno del corpo elettorale. Ma certamente cambierà il destino politico della Regione. Alla mezzanotte di ieri il coordinatore di Forza Italia Nazario Pagano si è messo in macchina per raggiungere L’Aquila e Avezzano, manifestando il suo entusiasmo via facebook: «In viaggio verso L'Aquila e Avezzano. Che gioia». Nel capoluogo di regione le elezioni sanciscono, oltre lo scontato, la fine dell’era di Massimo Cialente e forse quella di tutto un gruppo dirigente. Dopo dieci anni il centrosinistra lascia Palazzo Fibbioni a Biondi, esponente di Fratelli d’Italia, il cui merito è di aver saputo mantenere unito il centrodestra. Un cambiamento epocale per il capoluogo di Regione. E forse la nascita di un nuovo leader nel centrodestra regionale. Ad Avezzano la sorpresa è forse ancora più clamorosa, perché in pochi credevano al ribaltamento del risultato del primo turno che dava il sindaco uscente, Giovanni Di Pangrazio, candidato del centrosinistra, ben saldo al 44%, con dieci punti di distacco sul dirigente assicurativo Gabriele De Angelis, alla guida di liste civiche, tra cui Forza Avezzano, versione senza simbolo ufficiale di Forza Italia. De Angelis invece ha battuto la statistica e ce l’ha fatta. A Ortona la partita è stata tutta interna alle liste civiche, con i partiti Pd e Forza Italia usciti già sconfitti al primo turno con i rispettivi candidati. Leo Castiglione sale a palazzo di città al posto del dimissionario sindaco Pd Vincenzo D'Ottavio. Lo sconfitto è il ventottenne Giorgio Marchegiano, che potrà mettere a frutto una promettente campagna elettorale se avrà voglia di continuare a fare politica.
A Martinsicuro, dove per la prima volta si votava con il doppio turno, avendo il comune teramano da poco superato la soglia dei 15 mila abitanti, al ballottaggio si è confermato, come detto, Massimo Vagnoni sul sindaco uscente Camaioni. Anche in questo caso Pd e Forza Italia erano usciti sconfitti al primo turno con i rispettivi candidati.
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