PESCARA / PANDEMIA

Sotto la palma al massimo in otto o si va a turno. Incognita sulle comitive 

Chiarite le distanze fra gli ombrelloni, i balneatori sono alle prese con i criteri di accesso dei clienti: «C’è ancora confusione». Ma c’è chi si prepara a riaprire già da sabato con un "esercito" di steward

PESCARA. Famiglie e amici sotto una stessa palma. Possono prenotarla agli stessi prezzi dello scorso anno, dai 1.800 ai 2.500 euro a seconda della fila, ma occuparla a turno, in orari e giorni diversi. Non possono stare tutti insieme. Al massimo, da 4 a 8 persone per turno. Se i clienti dei lidi non sono componenti di uno stesso nucleo familiare sono tenuti a rispettare le distanze di sicurezza, soprattutto perché non indossano la mascherina all'ombra di un sole cocente.

Al lido, i bagnanti dovranno fare check in: lasciare nome, cognome, numero di telefono, perché la lista delle generalità degli ospiti dovrà essere conservata dai titolari per almeno 14 giorni, il tempo per eventuali controlli di sicurezza. Il "dramma" dei balneatori è come gestire le comitive, soprattutto di giovani, che solitamente affollano più ombrelloni. Pranzi e cene si possono consumare al ristorante e al bar, nel pieno rispetto del distanziamento.

C'è chi pensa di aprire i tavoli sui marciapiedi sfruttando il beneficio della tassa "free" sul suolo pubblico e chi ha deciso di ripartire il 23 o il 28, in anticipo sulla data prevista dalle normative nazionali, il 29 maggio. Vietati i giochi per i bambini, chiusi gli impianti sportivi. Steward di fresca assunzione avranno il compito di spiegare le regole di comportamento alla clientela che si sta già facendo avanti per prenotare i servizi per l'estate del coronavirus, che comincia con regolamenti confusi e troppi divieti. I balneatori navigano a vista, aspettano «tempi migliori e soprattutto regole certe».

La grande incertezza sono le comitive. Come sistemarle, come gestirle. È disperato Alessio Terra, della Croce del Sud, che ha piazzato 32 palme contro le 60 dell'anno scorso, quando 50 ombrelloni erano riservati a folle di giovanissimi, tra i 14 e i 18 anni, con clienti da Como, Padova e Trentino. «Mi stanno telefonando per prenotare», attacca Terra, da 44 anni allo stabilimento con la famiglia, «mi chiedono: posso portare mio cugino o mia nipote? Ma non so cosa rispondere, sono in difficoltà. Non posso aprire i campi di beach volley, nè fare calcetto, neppure far giocare a tressette con una birretta. È un rischio altissimo tenerli tutti insieme, chi li controlla?».

Le famiglie sotto le palme «dovranno organizzarsi a turni negli orari e nei giorni a loro congeniali» è il leit motiv dei balneatori. Spiega, Ezio Tucci, Il Moro, che riapre sabato 23 con 15, tra dipendenti e steward: «Le 180 palme previste _ l'anno scorso erano 220 _ saranno distanziate un metro e mezzo tra un lettino e l'altro, tante prenotazioni ma i clienti dovranno decidere i turni per stare in spiaggia. Riapriamo in sicurezza ristorante e gelateria, compresa la piscina sulla quale attendiamo ulteriori informazioni su tuffi e distanziamenti».

Conferma la tendenza, Francesca Caldarelli Liuzzi, titolare di Penelope a mare che riapre il 28 maggio con 9 dipendenti e uno steward per l'accoglienza: «Da decreto regionale potrebbero stare sotto la palma al massimo 12 persone, ma 8 è il numero giusto e ci rimettiamo al buon senso delle famiglie che stabiliranno le turnazioni per venire al mare. Lo steward accompagnerà i clienti in spiaggia, già molte palme sono prenotate, i bagni igienizzati ad ogni ingresso».

Luca Cardano, lido Alcyone, registra il pienone: «Abbiamo già prenotazioni per 90% delle 64 palme in fibra naturale del Brasile, ognuna delle quali disposta su 30 metri quadrati di superficie a disposizione di 8 bagnanti al massimo, con 6 lettini e 2 sedie. Ogni ospite sarà registrato all'ingresso e riceverà un regolamento con le norme di comportamento».

«Ampi spazi e sicurezza per tutti» è lo slogan di avvio stagione coniato da Angelo Sissa, del Pirata, che ha preparato «tavolini sotto l'ombrellone per cenare al tramonto, i pasti si possono prenotare con una App e asporto dal 30 maggio».

Alle Naiadi, il titolare Gabriele Straccini, sta pensando ad una distesa di tavolini da posizionare intorno agli zampilli della fontana della Ninfa, «sfruttando la tax free sul suolo pubblico».I clienti, inoltre, potranno usufruire delle docce attrezzate». Alla Zattera, Giancarlo Lanaro, ha organizzato la "palma vip" e «cento ombrelloni distanziati 5 metri e mezzo».