PESCARA
Telecamere ai semafori, 52mila multe in 2 anni. E' polemica
I consiglieri di centrosinistra: "Il Comune vuole solo fare cassa, la sicurezza non c'entra"
PESCARA. T-red, elevate a Pescara 52mila sanzioni. Il dato sulle multe del famigerato sistema elettronico per rilevare le infrazioni semaforiche riaccende le polemiche dell'opposizione, per cui altro che sicurezza stradale, il Comune cuole solo fare cassa.
Il consigliere regionale Antonio Blasioli e i consiglieri comunali di centrosinistra Stefania Catalano, Giovanni Di Iacovo, Mirko Frattarelli, Piero Giampietro, Francesco Pagnanelli, Marco Presutti e Marinella Sclocco attaccano la maggioranza del sindaco Carlo Masci.
"Se consideriamo il periodo che intercorre dal 28 dicembre 2020 ad oggi", dicono i consiglieri, "ovvero da quando è entrato in funzione il sistema di rilevamento delle infrazioni semaforiche “Velocar Red&Speed”, più noto come T-red, sono state elevate 51.737 sanzioni, di cui 25.280 per transito con semaforo rosso e 26.457 per mancato rispetto della segnaletica orizzontale. È quanto viene fuori da una risposta ad un accesso agli atti del gruppo Pd".
Nello specifico, la metà delle prime riguarda l’intersezione Via Michelangelo – Via Ferrari, mentre più di un terzo delle seconde provengono dalle telecamere installate - solo a fine ottobre - in piazza Duca D’Aosta, via D’Annunzio e piazza Le Laudi.
Proprio in questi giorni molti cittadini, pescaresi e non, si sono visti recapitare le prime multe. Le contravvenzioni variano a seconda della violazione del Codice della strada commessa: in caso di passaggio col rosso sono previsti la decurtazione di 6 punti della patente e il pagamento di 122 euro (entro 5 giorni), che diventano 172 dal sesto al sessantesimo giorno; in caso di cambio di corsia o arresto del veicolo oltre la striscia bianca trasversale posta sulla carreggiata, la sottrazione di 2 punti e l’esborso di 35,20 euro (entro 5 giorni) o 47,80 (fino a 60). Importi che aumentano di un terzo se la violazione è perpetrata tra le 22 e le 6 del mattino.
"Diversi cittadini ci hanno contattato", dicono i consiglieri, "lamentando la ricezione di una quantità smisurata di sanzioni, dovute talvolta, più che a comportamenti gravi e irresponsabili, a piccole leggerezze o disattenzioni, quali oltrepassare quel tanto che basta la linea d’arresto in prossimità del semaforo, posizionata spesso in verità, come nel caso di quello in Piazza Le Laudi, ad una distanza eccessiva dall’apparecchio".
I consiglieri promettono battaglia e chiedono l'installazione del contatempo.