La previsione dei produttori: annata da ricordare ma cala la quantità
Una vendemmia di qualità
LA STAGIONE DEL VINO Al via con la raccolta dello Chardonnay Montepulciano, produzione da ridurre
PESCARA. Annunciano una vendemmia eccellente i produttori di vino in Abruzzo, complice il sole e il caldo esplosi in questa estate 2009. «L’uva è sana e di qualità, pochi gli attacchi di parassiti», garantiscono dalle cantine. Ma non sarà una vendemmia anticipata.
Le abbondanti piogge e l’umidità che hanno caratterizzato la primavera, infatti, hanno rallentato la maturazione delle uve. Facendo temere il peggio ai produttori delle aziende vitivinicole abruzzesi, che fino a giugno hanno incrociato le dita aspettando un clima più clemente e ora i loro desideri sono ad un passo dal realizzarsi. «Sarà un’ottima vendemmia», spiega Enrico Marramiero, titolare della cantina di Villa San Giovanni, a Pescara, che ha già incominciato la raccolta con il Pinot Nero e nei prossimi giorni andrà avanti con lo Chardonnay.
«Abbiamo temuto per la qualità delle uve», continua, «ma adesso ci aspettiamo una vendemmia in linea con gli ultimi due anni: circa 90 quintali per ettaro per il Montepulciano e 110 per il Trebbiano». La produzione di vino in Abruzzo non mira alle grandi quantità e Marramiero fa una proposta: «Serve un disciplinare regionale per regolamentare la produzione del Montepulciano, abbassarne la resa e aumentarne l’eccellenza». Non azzarda previsioni Francesco Valentini, titolare dell’azienda vitivinicola di Loreto Aprutino che dal 1650 produce Trebbiano e Montepulciano d’Abruzzo. «Siamo a un momento cruciale della maturazione dei grappoli», spiega, «se il tempo si manterrà caldo e poco piovoso e se si è lavorato bene, si potrebbe avere una buona annata». Di certo per Valentini è preoccupante «il cambiamento climatico che negli ultimi 30 anni ha portato un’afa tropicale e perturbazioni violente mettendo a rischio le vendemmie». Incomincia oggi con lo Chardonnay, invece, la raccolta delle uve per l’azienda di Nestore Bosco. «Siamo in linea con gli altri anni», spiega, «a settembre proseguiremo con il Pecorino e il Trebbiano, a ottobre concluderemo con il Montepulciano». L’annata comunque «non è delle migliori per la quantità» per il produttore di Nocciano, che si aspetta «il 10% in meno rispetto al 2008».
Marina Cvetic, della cantina Masciarelli, paragona il lavoro dell’agricoltore a quello di una compagnia teatrale: «Quando vai sulla scena, non sai mai come reagirà il pubblico» e definisce «inutili» le previsioni sulla vendemmia: «La natura è imprevedibile e sorprende anche noi agricoltori; l’importante è aver lavorato bene per avere la certezza di una giusta quantità di raccolto». Vendemmia anticipata rispetto al 2008 inevce per la cantina Tollo. «Il 16 agosto abbiamo incominciato con lo Chardonnay», spiega il direttore della cooperativa agricola, Giancarlo Di Ruscio, «ma ci aspettiamo un calo del 10-15% del montepulciano rispetto al 2008, quando raccogliemmo 565 mila quintali di uve complessive».
Le abbondanti piogge e l’umidità che hanno caratterizzato la primavera, infatti, hanno rallentato la maturazione delle uve. Facendo temere il peggio ai produttori delle aziende vitivinicole abruzzesi, che fino a giugno hanno incrociato le dita aspettando un clima più clemente e ora i loro desideri sono ad un passo dal realizzarsi. «Sarà un’ottima vendemmia», spiega Enrico Marramiero, titolare della cantina di Villa San Giovanni, a Pescara, che ha già incominciato la raccolta con il Pinot Nero e nei prossimi giorni andrà avanti con lo Chardonnay.
«Abbiamo temuto per la qualità delle uve», continua, «ma adesso ci aspettiamo una vendemmia in linea con gli ultimi due anni: circa 90 quintali per ettaro per il Montepulciano e 110 per il Trebbiano». La produzione di vino in Abruzzo non mira alle grandi quantità e Marramiero fa una proposta: «Serve un disciplinare regionale per regolamentare la produzione del Montepulciano, abbassarne la resa e aumentarne l’eccellenza». Non azzarda previsioni Francesco Valentini, titolare dell’azienda vitivinicola di Loreto Aprutino che dal 1650 produce Trebbiano e Montepulciano d’Abruzzo. «Siamo a un momento cruciale della maturazione dei grappoli», spiega, «se il tempo si manterrà caldo e poco piovoso e se si è lavorato bene, si potrebbe avere una buona annata». Di certo per Valentini è preoccupante «il cambiamento climatico che negli ultimi 30 anni ha portato un’afa tropicale e perturbazioni violente mettendo a rischio le vendemmie». Incomincia oggi con lo Chardonnay, invece, la raccolta delle uve per l’azienda di Nestore Bosco. «Siamo in linea con gli altri anni», spiega, «a settembre proseguiremo con il Pecorino e il Trebbiano, a ottobre concluderemo con il Montepulciano». L’annata comunque «non è delle migliori per la quantità» per il produttore di Nocciano, che si aspetta «il 10% in meno rispetto al 2008».
Marina Cvetic, della cantina Masciarelli, paragona il lavoro dell’agricoltore a quello di una compagnia teatrale: «Quando vai sulla scena, non sai mai come reagirà il pubblico» e definisce «inutili» le previsioni sulla vendemmia: «La natura è imprevedibile e sorprende anche noi agricoltori; l’importante è aver lavorato bene per avere la certezza di una giusta quantità di raccolto». Vendemmia anticipata rispetto al 2008 inevce per la cantina Tollo. «Il 16 agosto abbiamo incominciato con lo Chardonnay», spiega il direttore della cooperativa agricola, Giancarlo Di Ruscio, «ma ci aspettiamo un calo del 10-15% del montepulciano rispetto al 2008, quando raccogliemmo 565 mila quintali di uve complessive».