La Procura indaga il sindaco di Farindola e il legale responsabile del resort per l'invio di mezzi sgombraneve a spese del Comune negli anni precedenti alla valanga. La difesa nell'interrogatorio: "L'area ripulita è di proprietà dell'ente"
E' stato rinviato a giudizio per truffa e peculato. Si spacciò per medico oncologo e si fece pagare per esami che poi non furono effettuati
Sant’Omero, secondo l’accusa si sarebbe autoliquidato 16mila euro per diverse progettazioni di opere pubbliche. La Procura: «Avrebbe dovuto astenersi in quanto dipendente dell’ente»
L’impiegato addetto alle visure è accusato di peculato per aver intascato i soldi degli utenti. L’ente lo sospenderà
Rinviato a giudizio con l’accusa di essersi impossessato di 30mila euro dei pensionati-risparmiatori
Respinte le richieste delle difese. La Procura: al vaglio la liceità di atti confezionati “ad hoc” dopo la fine delle indagini
A giudizio una 43enne che in appena un mese ha intascato quasi 400mila euro e non versa niente a Stato e titolare della concessione
La procura della Repubblica ha chiesto il rinvio a giudizio La replica di Federico: sono assolutamente tranquillo
Gianni di Pangrazio è accusato di peculato per l'uso delle vetture nella veste di dirigente della Provincia. Il processo il prossimo 21 aprile
L’ex direttore generale dell’ente rinviato a giudizio con le accuse di peculato e truffa
Ex dipendente del Comune è accusata di aver falsificato ricevute e firme del dirigente del settore cimiteriale per intascare 800 euro. In un altro processo deve rispondere dello stesso reato ma per una cifra di 60 mila euro
L'ex manager della Asl è accusato di truffa, peculato e abuso d’ufficio. Imputati anche l’autista e sette dirigenti Asl. La difesa in aula: «Ero in buonafede, orgoglioso del mio lavoro»
Secondo l'accusa, il primario avrebbe "indotto le sue assistite, che necessitavano di prestazioni ginecologiche, a rivolgersi a lui come medico privato, a garanzia di un rapido scorrere della lista di attesa operatoria, altrimenti impegnata per mesi, se non per anni"
Le motivazioni della sentenza d’appello che ha dimezzato la pena per il medico: «Manca la convenzione con la Asl, solo dichiarazioni poco chiare ed ambigue»
Il neurologo e docente universitario a Chieti faceva effettuare dalla collaboratrice degli esami clinici senza contratto né assicurazione. Il pm accusa: l’ha indotta promettendole una borsa di studio
Sotto accusa il dipendente che li rilascia e gli addetti di bar, ristoranti e negozi che dovevano frequentare corsi obbligatori in realtà mai sostenuti. È stata la stessa azienda sanitaria a denunciare il caso