Atri, sì alla discarica da 4 milioni di euro 

Sorgerà accanto alla vecchia e permetterà ai Comuni della zona di essere autonomi per 6 anni

ATRI. In arrivo una mega discarica da 4 milioni di euro a servizio dei Comuni della costa. Ad annunciarla è il direttore del Consorzio rifiuti Piomba-Fino di Atri, Nicolino Luongo. La discarica del Piomba-Fino, in contrada Santa Lucia di Atri, è chiusa dal 2006 perchè esaurita. Da allora lungaggini burocratiche e problemi con la Regione Abruzzo hanno rallentato i procedimenti per il suo ampliamento. Il nuovo impianto era stato autorizzato proprio dalla Regione sin dal 2009. Dopo tre anni di ricorsi e burocrazia oggi si è finalmente arrivati ad individuare la ditta che avrà in concessione la nuova discarica, salvi ovviamente altri intoppi. Il direttore del Consorzio Luongo afferma soddisfatto: «Il progetto prevede un ampliamento della discarica esistente che sarà capace di accogliere oltre 93.000 metri cubi di rifiuti. Il tutto sarà preceduto dalla chiusura e messa in sicurezza del vecchio sito. Questa doppia realizzazione avrà un costo di circa 4 milioni e 700mila euro e permetterà un’autosufficienza di raccolta per oltre sei anni. Se i requisiti della ditta aggiudicataria saranno accettati, stipuleremo a luglio il contratto di concessione e a ottobre il nuovo impianto di raccolta rifiuti potrebbe già aprire. Sarà una discarica a servizio dei nostri Comuni, che invece di pagare somme esorbitanti per andare a scaricare fuori potrebbero venire tutti ad Atri».

Il direttore Luongo affronta poi il problema dei debiti che i Comuni soci hanno accumulato verso il Consorzio, e si rivolge proprio a loro chiedendo di pagare entro l'apertura del nuovo sito di raccolta. Il totale dei debiti accumulati dal 2000 ad oggi dai vari Comuni del Consorzio ammontano ad oltre 3 milioni di euro di cui un milione è a carico del solo Comune di Silvi. Lo scorso 15 giugno con delibera del Cda ( che ricordiamo essersi dimesso proprio questa settimana) il Consorzio Piomba-Fino ha dato l'incarico ad un legale di diffidare sette Comuni su otto (Silvi, Pineto, Atri, Castiglione Messer Raimondo, Castilenti, Bisenti, Montefino) a pagare i debiti accumulati.

«Dal 2006 con la discarica chiusa noi perdiamo soldi ogni anno di inattività e le perdite vengono spalmate sui Comuni soci in proporzione alle loro quote di partecipazione», spiega Luongo, che aggiunge: «Noi stiamo ancora riscuotendo le perdite del 2006, i Comuni ci pagano a rate e ciò ci comporta un evidente squilibrio di cassa. Le perdite di oggi sono figlie di una gestione del consorzio allegra fatta dal 2001 al 2005, quando si consentivano ad altri enti i conferimenti dei rifiuti a prezzi irrisori che hanno poi penalizzato tutti i Comuni consorziati. Non sono state accantonate le risorse per il futuro». Luongo punta il dito anche verso la Regione Abruzzo «che non è intervenuta prontamente, con delle risorse adeguate, a sanare subito il problema della chiusura della discarica nel 2006.Gli anni persi sono andati a tutto discapito dell'ente Piomba Fino,dei Comuni e dei cittadini, che hanno visto l'incremento della loro tassa sui rifiuti anno dopo anno».

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