Centrodestra, frena il piano per l’unità

29 Agosto 2024

Il civico Di Marco non risponde a Di Giuseppe (Fratelli d’Italia) sul ruolo trainante dei partiti nella coalizione da rilanciare

ROSETO. Nessun accenno di dialogo tra il gruppo civico di centrodestra, formato da William Di Marco (Identità culturale rosetana), Alessandro Recchiuti (Azione politica) e dal consigliere di opposizione ex della Lega Giuseppe Bellachioma, e i partiti d’area. Alcune settimane fa il capogruppo in Comune di Fratelli d’Italia Francesco Di Giuseppe aveva parlato di «volontà del centrodestra di correre unito», con i partiti però a garanzia «della stabilità della coalizione e anche dell'aderenza a una determinata parte ideologica». Dunque il consigliere prospettava una possibile futura coalizione che però non fosse, secondo lui, a trazione civica ma con la leadership dello schieramento affidata alle forze politiche.
A queste parole Di Marco, tra i fondatori del nuovo progetto civico di centrodestra rosetano insieme allo stesso Recchiuti, preferisce non rispondere, sottolineando come sia ancora «tutto molto prematuro», preferendo piuttosto ribadire quali sono gli obiettivi da portare avanti. «Noi stiamo andando avanti per la nostra strada perché crediamo che ci sia spazio per tutti», sottolinea Di Marco, «il nostro non è un civismo fine a se stesso ma parte da un concetto fondamentale, cioè che Roseto ha bisogno di essere riscoperta e rivalutata, ha bisogno di una identità che attualmente sfugge a molti. Vogliamo bene a questa città e i dati che ci sono non sono incoraggianti sotto il profilo turistico, della presenza di alberghi, del tessuto imprenditoriale. Ci sono tanti problemi mai risolti in almeno 30 o 35 anni». Il nuovo progetto, che ha visto da qualche settimana anche l’ingresso dell'ex deputato e attuale consigliere di minoranza Bellachioma, è comunque destinato a espandersi con possibili nuovi ingressi futuri.
«In diversi ci stanno contattando anche da fuori il territorio comunale perché ne vogliono sapere di più», precisa infatti Di Marco. E sulla futura costituzione del gruppo consiliare grazie alla presenza di Bellachioma nell’assise comunale, dice: «Non c’è l’urgenza, adesso dobbiamo mettere a fuoco due o tre argomenti, partendo sicuramente dal turismo e far sì che ci siano proposte concrete». Dunque per il momento nessuna priorità ad avviare dialoghi politici in vista delle elezioni comunali del 2026, ma solo la volontà di portare avanti un progetto nato da poco e che strizza l’occhio all’area di centrodestra. Non è da escludere, in chiave elettorale, una spaccatura del centrodestra, con i partiti da una parte e il nuovo gruppo civico dall’altra e con due futuri candidati sindaci concorrenti.
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