In piazza contro i tagli alla scuola
Presidio della Flc Cgil sotto la Prefettura: «Il Governo preveda risorse adeguate»
TERAMO. Lo sciopero del settore della conoscenza per l’intera giornata di ieri, proclamato dalla Flc Cgil su tutto il territorio nazionale, è stato accompagnato da presìdi, cortei e flash mob. A Teramo un gruppo di iscritti si è riunito in presidio sotto la Prefettura in largo San Matteo. La segretaria generale Flc Cgil Teramo, Alessandra Palombaro, ha evidenziato le ragioni della protesta: dall’adeguamento salariale («in Italia gli stipendi sono i più bassi d’Europa e, rispetto ai lavoratori della funzione pubblica, a parità di titolo di studio, il divario è di circa 6.500 euro»), all’autonomia differenziata che crea disparità fra le regioni, alla diffusa condizione di precariato. La Flc Cgil chiede «lo stanziamento nella legge di bilancio 2025 di risorse adeguate per il rinnovo dei contratti; un piano di stabilizzazioni straordinario per sanare l’annoso e ormai strutturale problema del precariato in tutti i settori del comparto (ricordiamo che quest’anno ci sono oltre 5.000 precari nelle scuole abruzzesi, con punte di circa il 60% di precari tra i docenti di sostegno); investimenti in tutti i nostri settori, a partire dal significativo incremento delle risorse per gli organici, il tempo scuola e il diritto allo studio; il recupero del taglio operato per il 2024 al Fondo di finanziamento ordinario delle Università, che mette a repentaglio la sostenibilità finanziaria di diversi atenei; il blocco immediato dei tagli degli istituti previsti dal dimensionamento scolastico».