L’autopsia: il bimbo è morto annegato

1 Settembre 2019

Probabilmente il piccolo di cinque anni ha perso i sensi a causa di una congestione ed è andato sott’acqua

SILVI. L’autopsia ha confermato i sospetti. La morte di Tommaso Galizzi è stata causata da una sindrome da annegamento. Il bambino di 5 anni, arrivato all’hotel Abruzzo Marina di Silvi con i genitori e il fratellino di 8 anni dalla Val Brembana, mentre faceva il bagno in piscina giovedì pomeriggio, dunque sarebbe andato a fondo e sarebbe annegato.
L’autopsia, eseguita ieri pomeriggio dal medico legale Giuseppe Sciarra, ha dato anche un altro dettaglio. Nello stomaco del piccolo c’era ancora del cibo. Parte era stata vomitata durante le disperate manovre rianimatorie praticategli dal bagnino e da un medico ospite dell’hotel prima e dal personale del 118 poi. Questo elemento potrebbe far pensare a una congestione digestiva, visto che il pranzo a base di pasta e wurstel è avvenuto alle 13 e il bambino è annegato alle 17. E quindi a un malore che gli ha fatto perdere i sensi proprio mentre era in acqua. Questo spiegherebbe anche come mai il piccolo sia andato giù, sott’acqua, senza nemmeno tentare di tornare a galla.
Dall’autopsia eseguita ieri – alla presenza anche di Michele Farinacci, il consulente incaricato da uno dei quattro indagati, il direttore dell’hotel Cristian Tobia – è emerso anche che il corpo del piccolo non presentava traumi di sorta, quindi non è stato spinto nè è scivolato, nè tracce di cibo nei polmoni quindi non è stato soffocato dal suo rigurgito. Ma presentava solo segni di asfissia.
Ulteriori dettagli ci saranno fra 45 giorni, quando sarà riconsegnata alla procura la perizia, arricchita anche dai risultati degli esami istologici.
Certamente dalla perizia dipenderà la posizione dei quattro indagati. Il sostituto procuratore Enrica Medori che coordina l’inchiesta ha infatti iscritto nel registro degli indagati i due genitori, Riccardo Galizzi e Cristina Milesi, il direttore dell’hotel Cristian Tobia e il bagnino P.G. con l’ipotesi di reato di omicidio colposo.
Intanto ieri pomeriggio il pm Medori ha firmato il nulla osta alla sepoltura e ha riconsegnato la salma del piccolo alla famiglia. Già nel tardo pomeriggio, dunque, il mesto corteo con la salma di Tommaso Galizzi e le auto dei genitori e dei parenti è ripartito alla volta di Cornalita, frazione di San Giovanni Bianco in provincia di Bergamo. Il carro funebre è arrivato in tarda serata nella casa della famiglia Galizzi, dove è stata allestita la camera ardente. I funerali non sono stati ancora fissati, ma probabilmente si celebreranno domani o dopodomani.
Intanto proseguono le indagini: i carabinieri di Silvi hanno sentito i diversi testimoni, fra cui gli ospiti dell’hotel, e hanno acquisito le riprese fatte dalle telecamere dell’Abruzzo Marina. Dalle riprese si vedrebbe il bagnino sul bordo della piscina, a pochi metri dai bambini, buttarsi in acqua e portare il piccolo sul bordo. L’incidente peraltro è avvenuto in un punto in cui l’acqua della piscina non è eccessivamente alta, perché appunto destinata ai bambini. La parte in cui l’acqua è più alta – riservata agli adulti – è separata da alcuni galleggianti. Tommaso stava giocando con il fratello di 8 anni e alcuni amichetti dove l’acqua è più bassa, anche se probabilmente non “toccava”. Il recupero del corpicino è invece stato effettuato nella zona adulti, dove il piccolo era scivolato sott'acqua.
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