TERAMO
Marcia per il lavoro dei metalmeccanici: "No ai licenziamenti" / VIDEO
Arriva in piazza la protesta di un centinaio di operai. I sindacati: «Un settore in crisi, servono risposte urgenti»
TERAMO. In piazza per rivendicare il no ai licenziamenti, per chiedere la riforma degli ammortizzatori sociali, una nuova politica industriale ma soprattutto per accendere di nuovo i riflettori sulle tante vertenze aperte in provincia. Nonostante il caldo di ieri pomeriggio (venerdì 30 luglio) in un centinaio hanno partecipato a Teramo alla "marcia per il lavoro" da piazza Madonna delle Grazie a piazza Martiri organizzata da Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil provinciali nell'ambito dello sciopero nazionale metalmeccanici.
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«In provincia abbiamo deciso di raddoppiare le ore di sciopero perché il nostro territorio è martoriato», ha detto il segretario provinciale della Fim Cisl Marco Boccanera, «ricordiamo solo alcune delle vertenze simbolo: la Selta, la Veco, l'Atr, la stessa Betafence o festeggi un anno dalla mancata delocalizzazione. In provincia stiamo perdendo competitività, pezzi importanti di aziende sul territorio. Confindustria impegni i propri associati a investire nelle aziende». Per i sindacati l'effetto dello sblocco dei licenziamenti in provincia si vedrà solo in autunno quando saranno usciti dal lavoro tutti i precari che fino a oggi hanno fatto da cuscinetto ai lavoratori a tempo indeterminato. E per la provincia, dove «il metalmeccanico occupa il 40 per cento della popolazione», rischia di aprirsi un vero problema sociale. «Ricordiamoci», ha concluso Boccanera, «che se vincono i metalmeccanici vince tutta l'Italia».