Picchiata per 15 anni dal coniuge infermiere

20 Luglio 2024

Divieto di avvicinamento per l’uomo: la figlia maggiorenne della coppia ha chiesto aiuto per la madre

TERAMO. L’accusa è pesante: per 15 anni avrebbe picchiato la moglie. È stata la figlia di 24 anni a chiedere aiuto alle forze dell’ordine denunciando presunte violenze da parte del padre, un cittadino extracomunitario di professione infermiere, nei confronti della madre 50enne.
L’uomo, indagato per maltrattamenti, è stato allontanato dall’abitazione familiare con il divieto di avvicinarsi alla donna con una misura cautelare firmata dal gip Marco Procaccini. Il fatto è avvenuto in un paese del Teramano. La donna, secondo la ricostruzione fatta dai carabinieri nel corso delle indagini, non ha mai denunciato in passato fino all’ultimo episodio. Durante l’attività di controllo avviata dai carabinieri, i militari hanno proceduto al sequestro cautelativo di alcune armi e munizioni da caccia detenute legalmente in casa dall’uomo.
La donna, dopo la denuncia, ha scelto di lasciare la casa familiare con i due figli maggiorenni. Ha deciso di non andare in una comunità protetta, così come previsto in questi casi, ma nell’abitazione di alcuni conoscenti. Secondo l’accusa l’uomo per anni avrebbe maltrattato psicologicamente e fisicamente la moglie che, dopo la richiesta di aiuto fatta dalla figlia ai carabinieri, ha trovato il coraggio di denunciare e raccontare. Così sono scattati gli accertamenti e nei confronti dell’uomo il giudice, accogliendo la richiesta della Procura, ha emesso il provvedimento di allontanamento dalla casa familiare.(d.p.)