TERAMO. Per due anni ha violentato la figlia ventenne della sua convivente che per tre volte è rimasta incinta e per due volte ha abortito: lui è un cittadino marocchino di 40 anni, lei una ragazza ucraina che per sfuggire alla violenza del patrigno ha anche tentato il suicidio. L’uomo ieri mattina è stato arrestato dagli uomini della squadra mobile teramana dopo una lunga e complessa indagine portata avanti con i servizi sociali, i primi a raccogliere la denuncia della ragazza. La giovane e la mamma hanno raccontato di botte e minacce continue: l’uomo, secondo la ragazza, la minacciava di morte e le diceva che avrebbe rimandato lei e la madre nel loro Paese. L’indagine della squadra mobile, diretta da Gennaro Capasso, è stata coordinata dal pm Bruno Auriemma. Lunedì l’udienza di convalida davanti al gip.

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