La sentenza della Corte d’ Appello dell’ Aquila che, il 30 settembre 2013, ha condannato a 30 anni il caporalmaggiore per l’omicidio della moglie avvenuto il 18 aprile del 2011 nel bosco di Ripe di Civitella del Tronto
Una chat erotica al centro del processo d’appello per l’omicidio di Melania Rea. All’Aquila, nell’ultima udienza prima della camera di consiglio, i legali della famiglia Rea hanno mostrato i giudici il contenuto dei messaggi che Salvatore Parolisi si è scambiato con l’amante: “Parolisi, per dimostrare che amava la moglie, ha mostrato una lettera. Per noi è un ennesimo tentativo di mentire: dice che lui vuole bene a Melania, ma appena quattro giorni prima avvenne uno scambio di chat piccanti con l’amante. Il tutto dal bagno di casa del padre della moglie”. Ecco il documento mostrato dai legali ai giudici (a cura di Diana Pompetti e Luciano Adriani)
Anche per la corte d'assise d'appello dell'Aquila a uccidere la giovane donna nel bosco di Ripe di Civitella è stato l'ex caporal maggiore dell'esercito
Attesa all'Aquila per la sentenza d'appello sul delitto di Ripe di Civitella. Anche se sarà confermata la condanna, potrebbero cadere le aggravanti per il carcere a vita