Lanciano

Andrea Prospero, rientrata la salma del 19enne: oggi la fiaccolata

3 Febbraio 2025

Da ieri il feretro dello studente, trovato morto in un monolocale che aveva preso in affitto vicino allo studentato a Perugia, si trova nella cappella nuova del cimitero di Lanciano. Oggi il corteo in centro, domani i funerali

LANCIANO. C’è solo il silenzio ad avvolgere la bara bianca con le spoglie di Andrea Prospero. Una incomunicabilità surreale, dettata dalle circostanze e rotta per qualche minuto dalla benedizione di don Angelo Giordano e dalla recita di alcuni versi dei Salmi. Tocca la bara, don Angelo, vicario dell’arcivescovo, mentre smozzica qualche sillaba e poi volge lo sguardo ai parenti del 19enne trovato morto a Perugia in circostanze ancora da chiarire in una indagine che è alle prime battute. La foto di Andrea svetta sul feretro. Una rosa bianca è l’unica compagna rimasta nella cappella nuova del cimitero, chiusa a tutti: manterrà questo ruolo fino a poco dopo le 15 di domani, quando la bara prenderà la strada della cattedrale della Madonna del Ponte, dove alle 15.30 ci sarà l’addio allo studente iscritto al primo anno di Informatica nel capoluogo umbro.

IL RICORDO E IL CORTEO
Sono passate da poco le 15, quando il feretro arriva da Perugia. Ad attenderlo, oltre ai famigliari, ci sono il sindaco Filippo Paolini, il vice Danilo Ranieri, don Angelo Giordano, don Alessio Primante, cancelliere e cappellano della Cappellania scolastica e il diacono Davide Cicolini. «Con Andrea», commenta il vicario dell’arcivescovo Emidio Cipollone, ricordando la figura dello studente, «c’è una conoscenza relativa alla frequentazione dell’eucarestia nella chiesa di Santa Liberata. Lì c’è la cappellina dove non sono mancate occasioni nelle quali c’è stata la possibilità di pregare insieme, di ascoltare la parola di Dio, di condividere qualche domanda del tipo “cosa si fa?, “come va la vita?”. Cose che, normalmente, in un contesto comunitario, ci si scambia. La nostra comunità è semplice, partiamo da domande concrete e reali, della quotidianità. Forse», riflette don Angelo, «per poter conoscere Andrea nel profondo, ci sarebbe stato bisogno di più tempo».

Qualche sospiro e poi riprende: «La Sacra scrittura di fronte alla morte delle persone ci invita al silenzio per ascoltare Dio. Questo fatto fa rimanere in silenzio tutti quanti, anche i non credenti, e anche due intere città che, di fronte a situazioni del genere, non hanno bisogno di parole se non di silenzio e gesti: come accoglienza, vicinanza e soprattutto di gesti che durino nel tempo. E forse anche di un impegno maggiore, di una scossa a favore di tutti, dei giovani, delle famiglie. Un supporto che è bene riscoprire e potenziare nel momento in cui queste attenzioni vengono a mancare. Più di questo non possiamo dire. Accompagniamo cristianamente Andrea all’incontro con il Signore. Il fatto di radunarci per lui con una piccola luce vuole dire qualcosa in più rispetto al muro del silenzio», conclude don Angelo annunciando la fiaccolata che la Cappellania scolastica della diocesi di Lanciano-Ortona, organizza oggi, alle 19, con partenza dal Parco Villa delle Rose e con corteo in centro città, con questo messaggio pubblicato sulla pagina Facebook: “Vorremmo chiedere a tutta la comunità di fermarsi un attimo questa sera alle 19, perché dopo tutte le parole dette e i giudizi gratuiti, ci stringiamo vicino alla famiglia di Andrea. Il silenzio che accompagnerà tutta la fiaccolata ci aiuti a rimettere al centro una umanità vera e autentica che non guarda alle vesti ma al cuore, che non giudica ma ama. Insieme camminiamo, insieme ci salviamo».

LE INDAGINI
Va fatta chiarezza sulla morte di Andrea, trovato in un monolocale preso in affitto a poca distanza dallo studentato in cui alloggiava. La famiglia si è affidata all'avvocato Carlo Pacelli, già legale di Patrick Lumumba - accusato ingiustamente da Amanda Knox dell'omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher - e al collega Francesco Mangano. L’autopsia ha escluso la morte violenta lasciando aperta l'ipotesi del malore per intossicazione da farmaci. Nella casa la polizia ha trovato anche una carta di credito intestata a un'altra persona. Indicazioni utili si aspettano anche dall'analisi dei quattro telefonini e del pc, affidata alla polizia postale. Ad indicare che il giovane avesse a disposizione ulteriori somme di denaro, rispetto alla carta prepagata nota alla famiglia, è l'esistenza di un altro conto corrente a suo nome.  (cr.la.)