Avezzano, una taglia di 200 euro su chi sporca la città
Il consigliere Verrecchia: «Valuteremo la compatibilità degli atti adottati dal Comune di Gattinara. Multe ai trasgressori, premio in denaro a chi li fotografa»
AVEZZANO. Una taglia su chi sporca la città. E a sborsarla sarà chi verrà sorpreso e sanzionato, che oltre alla multa dovrà pagare anche la ricompensa al cittadino che lo ha segnalato al Comune. Ovvero a quel cacciatore di taglie, armato di telefonino, che con la propria “soffiata”, verificata dalla polizia locale, permetterà di risalire con certezza a colui che insudicia strade o angoli verdi. Una trovata battezzata “Il SalvAmbiente”, nata a Gattinara, centro in provincia di Vercelli, che il Comune di Avezzano è intenzionato a recepire.
Le immagini del degrado pubblicate dal Centro – dai panni stesi in piazza Torlonia al lancio delle buste d’immondizia dalle auto in corsa – e le immancabili polemiche sul degrado cittadino hanno spinto Massimo Verrecchia, consigliere comunale di maggioranza e capogruppo di Avezzano Popolare, a contattare ieri mattina il Comune piemontese.
Verrecchia ha ricevuto la delibera sul provvedimento in vigore dallo scorso gennaio nel Vercellese.
«Valuteremo la compatibilità degli atti adottati a Gattinara», spiega il consigliere Verrecchia. «Ho già contattato il Comune piemontese», prosegue, «per ricevere la delibera ed il regolamento che prevede questa iniziativa per analizzare soprattutto alcuni aspetti giuridici in merito e verificarne la fattibilità. Questa iniziativa prevede che a pagare la cosiddetta taglia a chi sporca sarà proprio la persona che verrà sorpresa e sanzionata, che oltre alla multa dovrà pagare anche la ricompensa al cittadino che lo ha segnalato ai vigili urbani».
Questo progetto introduce quindi una ricompensa a favore del cittadino che segnala al Comune i nominativi di coloro che sporcano la città e il suo territorio.
Ma funziona? «Sì», a detta del sindaco di Gattinara, Daniele Baglione, «le segnalazioni sono arrivate fin dal primo giorno. Ma funziona soprattutto come deterrente, perché da quando il provvedimento è in vigore la nostra città è più pulita».
Il cittadino che con la propria segnalazione, certificata e verificata, permetterà di risalire a colui che sporca, sarà ricompensato con un premio in denaro consistente in 200 euro, come previsto dalla delibera (su una multa di 400 euro). La ricompensa quindi non sarà pagata dalla comunità ma direttamente da chi sporca. Pertanto solo se la segnalazione permetterà di individuare e sanzionare chi ha violato le norme, scatterà “il diritto del cittadino”, la cui identità rimarrà anonima, a essere ricompensato con una parte della sanzione che dovrà pagare il trasgressore.
«È una proposta che, se fattibile sotto l’aspetto giuridico, sottoporrò a tutti i colleghi consiglieri», riprende Verrecchia, «questo, se possibile, si unirà a un completo funzionamento di video sorveglianza e a un suo incremento. Concordo con il collega consigliere Francesco Eligi del Movimento 5 Stelle che ha affermato che non può prevalere il disinteresse e il pressappochismo. Così come condivido quanto affermato al Centro dall’assessore Crescenzo Presutti sulla tolleranza zero. Oltre alle azioni di repressione saranno anche valutate idee per stimolare l’orgoglio di appartenenza, alcune già adottate da molti comuni d’Italia, come quella di un concorso per l’abbellimento con decorazioni floreali a tema libero di vicoli, spazi urbani, particolari abitativi esterni e attività commerciali-imprenditoriali al fine di incentivare e valorizzare gli aspetti estetici e ambientali della città. Il premio potrebbe essere, in questo caso, una riduzione sulla Tari».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Le immagini del degrado pubblicate dal Centro – dai panni stesi in piazza Torlonia al lancio delle buste d’immondizia dalle auto in corsa – e le immancabili polemiche sul degrado cittadino hanno spinto Massimo Verrecchia, consigliere comunale di maggioranza e capogruppo di Avezzano Popolare, a contattare ieri mattina il Comune piemontese.
Verrecchia ha ricevuto la delibera sul provvedimento in vigore dallo scorso gennaio nel Vercellese.
«Valuteremo la compatibilità degli atti adottati a Gattinara», spiega il consigliere Verrecchia. «Ho già contattato il Comune piemontese», prosegue, «per ricevere la delibera ed il regolamento che prevede questa iniziativa per analizzare soprattutto alcuni aspetti giuridici in merito e verificarne la fattibilità. Questa iniziativa prevede che a pagare la cosiddetta taglia a chi sporca sarà proprio la persona che verrà sorpresa e sanzionata, che oltre alla multa dovrà pagare anche la ricompensa al cittadino che lo ha segnalato ai vigili urbani».
Questo progetto introduce quindi una ricompensa a favore del cittadino che segnala al Comune i nominativi di coloro che sporcano la città e il suo territorio.
Ma funziona? «Sì», a detta del sindaco di Gattinara, Daniele Baglione, «le segnalazioni sono arrivate fin dal primo giorno. Ma funziona soprattutto come deterrente, perché da quando il provvedimento è in vigore la nostra città è più pulita».
Il cittadino che con la propria segnalazione, certificata e verificata, permetterà di risalire a colui che sporca, sarà ricompensato con un premio in denaro consistente in 200 euro, come previsto dalla delibera (su una multa di 400 euro). La ricompensa quindi non sarà pagata dalla comunità ma direttamente da chi sporca. Pertanto solo se la segnalazione permetterà di individuare e sanzionare chi ha violato le norme, scatterà “il diritto del cittadino”, la cui identità rimarrà anonima, a essere ricompensato con una parte della sanzione che dovrà pagare il trasgressore.
«È una proposta che, se fattibile sotto l’aspetto giuridico, sottoporrò a tutti i colleghi consiglieri», riprende Verrecchia, «questo, se possibile, si unirà a un completo funzionamento di video sorveglianza e a un suo incremento. Concordo con il collega consigliere Francesco Eligi del Movimento 5 Stelle che ha affermato che non può prevalere il disinteresse e il pressappochismo. Così come condivido quanto affermato al Centro dall’assessore Crescenzo Presutti sulla tolleranza zero. Oltre alle azioni di repressione saranno anche valutate idee per stimolare l’orgoglio di appartenenza, alcune già adottate da molti comuni d’Italia, come quella di un concorso per l’abbellimento con decorazioni floreali a tema libero di vicoli, spazi urbani, particolari abitativi esterni e attività commerciali-imprenditoriali al fine di incentivare e valorizzare gli aspetti estetici e ambientali della città. Il premio potrebbe essere, in questo caso, una riduzione sulla Tari».
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