Avezzano

Clonano la voce del figlio e le rubano l’oro: la truffa con l’intelligenza artificiale

23 Febbraio 2025

«Mamma sono nei guai, stanno per arrestarmi. Tra poco passerà a casa un’amica, devi darle i soldi altrimenti finisco dentro». Una truffa ben orchestrata da parte di una donna e di un suo complice, che hanno sfilato alla 79enne di Luco dei Marsi circa 20mila euro d’oro.

AVEZZANO. Clonano la voce del figlio e la raggirano per telefono. Consegna ai suoi truffatori tutto l’oro che possiede e scopre l’inganno solo quando è troppo tardi. Una tecnica nuova dell’ormai ricorrente fenomeno delle truffe. Un piano orchestrato nei dettagli dai responsabili, che fanno addirittura ricorso all’Intelligenza Artificiale. Tutto ha avuto inizio venerdì intorno alle 15.30, quando una donna di Luco dei Marsi, L.C., 79 anni, ha ricevuto una chiamata da qualcuno che ha finto di essere suo figlio. «Mamma sono nei guai. Stanno per arrestarmi. Aiutami». La vittima non ha mai temuto potesse essere qualcun altro. La voce era infatti stata clonata, così da far cadere nella trappola la malcapitata. «Tra poco farò passare a casa una mia amica. Le devi dare dei soldi, altrimenti finisco dentro». La donna a quel punto ha detto al suo interlocutore che non aveva contanti in casa. E ha chiesto chiarimenti su cosa stesse accadendo. «Sono in guai grossi, se non hai soldi, allora dalle tutto l’oro che hai». L’anziana, convinta di aiutare il figlio, ha raccolto i monili di famiglia e ha atteso l’arrivo della persona annunciata. Alla sua porta si è presentata una giovane. Tale Alessandra. Le due hanno parlato brevemente. Poi la vittima ha consegnato l’oro. A quel punto ha alzato i toni, desiderosa di risposte. 

Le urla sono state udite dalla figlia, che vive al piano di sopra. Si è affacciata alla finestra ed ha subito intuito di essere spettatrice di una truffa. Il tempo di scendere al piano terra e la giovane era già a bordo di una Fiat Panda di colore bianco, immediatamente dileguatasi. A bordo anche un uomo «col braccio interamente tatuato», riferirà la donna, che è riuscita a vedere parte della targa. “EX…” e poi, probabilmente, il numero 6. Sul posto è intervenuta una pattuglia dei carabinieri di Gioia dei Marsi. I militari hanno raccolto le testimonianze e visionato la zona, in cerca di telecamere. La figlia, poco dopo, ha registrato un audio in cui invitava la comunità luchese a stare in allerta di fronte a telefonate di questo tenore. Resta la particolarità del metodo utilizzato dai malviventi. Secondo quanto spiegato dalle forze dell’ordine, il sistema di clonazione si innescherebbe attraverso una chiamata alla persona per la quale si vuole replicare la voce, magari fingendosi un venditore telefonico. Le risposte acquisite vengono registrate e successivamente lavorate da uno speciale campionatore in grado di replicare un’intera conversazione. È il secondo caso di truffa nella Marsica in pochi giorni. Una settimana fa un’anziana di Bisegna è stata raggirata per telefono con lo stratagemma del finto nipote. «Stanno per arrestare mamma. Ci servono soldi». La donna ha consegnato ai truffatori 20.000 euro d’oro. Si è persino sfilata le fedi che aveva al dito. Altro caso segnalato a Pescina, ai danni di un anziano.