AVEZZANO
Conclusa la prima fase: la bomba è stata disinnescata, tra poco l'esplosione nella cava / VIDEO
Operazione riuscita in anticipo rispetto al programma, i residenti possono tornare gradatamente nelle case dopo il trasporto dell'ordigno con un convoglio dell'Esercito
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GUARDA IL VIDEO 2. LA BOMBA E LA BUCA PROFONDA 7 METRI DOVE VIENE FATTA ESPLODERE
AVEZZANO. Si è conclusa con esito positivo, ed in anticipo rispetto al programma, la prima fase dell'operazione bomba in città. Gli artificieri dell'Esercito e i soldati del 6° Reggimento Genio Pionieri hanno, agli ordini del colonnello Izzo, rimosso le spolette dall'ordigno bellico (del tipo Anm65 di 454 kg) della seconda guerra mondiale rinvenuto nei giorni scorso in un cantiere nel centro città. C'è stata solo una leggera deformazione laterale alla spoletta che ha creato qualche disturbo, per il resto l'operazione di disinnesco è filata liscia.
L'ordigno è stato "inertizzato". Adesso scatta la seconda fase. Sotto una pioggia minima, la bomba dev'essere trasportata dai mezzi dell'Esercito nella cava di Massa d'Albe dove viene fatta esplodere.
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L'Esercito ha già preparato una buca profonda 7 metri nella cava. La buca viene poi ricoperta e dopo l'allontanamento di tutto il personale la bomba viene fatta esplodere con un telecomando.
Tra poco, dopo il passaggio del convoglio con la bomba, la 'zona rossa' in centro - fatta in precedenza sgomberare per motivi di sicurezza - può gradatamente tornare ad essere abitata.
A breve dal municipio risuona due volte la sirena, quella che ogni giorno scandisce il tempo in città, alle 12 in punto, per ricordare la pausa pranzo dei braccianti del Fucino. Il suono della sirena dà il via alle operazioni di rientro dei cittadini nelle loro abitazioni.
Nel perimetro urbano sono rimaste in funzione le 80 telecamere che controllano la città per prevenire eventuali episodi di sciacallaggio fino al rientro dei residenti nelle loro abitazioni.