Escursionisti dispersi, il grazie dei bimbi a chi cerca ancora 

MASSA D’ALBE. E' passato anche il decimo giorno delle ricerche degli escursionisti dispersi sul Velino. C'è stanchezza, ma non rassegnazione. A scaldare i cuori ci sono i disegni dei bambini di Forme, quelli che vivono intorno al campo base e che, all’improvviso, un lunedì mattina come tanti, si sono ritrovati davanti casa un viavai di elicotteri e di gente in divisa.
Le giornate ora sono scandite dal rumore delle pale degli elicotteri e dei cingoli del "Bruco" dell’Esercito che fanno la spola tra il campo base e la zona in cui si svolgono le ricerche. Un caos che ha spinto i piccoli a fare domande ai grandi.

Nella loro innocenza di bambini anche loro sanno che sulla montagna alle loro spalle ci sono quattro persone da trovare a tutti i costi. Crystal, Giulia, Luigi e Giorgio sono solo alcuni dei piccoli abitanti di Forme che sono entrati nella tenda dell’Esercito stringendo orgogliosi un foglio tra le mani per regalare il loro disegno ai soccorritori, i nuovi eroi di questa tragedia della montagna.
Ma il pensiero dei piccoli è andato anche alle mamme, ai papà, ai fratelli e alle sorelle dei dispersi, così alcuni hanno deciso di andare ad appendere i loro disegni della speranza nell’ex scuola elementare poco distante.
Cuori rossi e messaggi sono appesi da giorni anche alle saracinesche abbassate della coltelleria di Tonino Durante all’angolo tra via Marconi e via XXIV Maggio, al negozio di articoli sportivi gestito dalla famiglia di Gianmarco Degni su via Marconi e all’alimentari Frabotta di proprietà del papà di Gian Mauro a piazza Cavour.
C’è un viavai di amici e affezionati clienti davanti alle attività commerciali chiuse ormai da giorni.
Qualcuno si ferma a leggere, altri scattano una foto, mentre un'intera città, Avezzano, aspetta e spera che Tonino, Gian Mauro, Gianmarco e Valeria vengano ritrovati al più presto. (f.d.m.)
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