AVEZZANO
Escursionisti dispersi: un'altra giornata di angoscia. Si spera in un miracolo / VIDEO
Sospese le ricerche sul Monte Velino: di Valeria, Tonino, Gianmarco e Gianmauro nessuna traccia. L'area della valanga è molto estesa, si valuta l'impiego di un elicottero attrezzato per il distacco artificiale degli accumuli di neve. Al campo base di Massa d'Albe sono arrivati gli psicologi a sostegno dei familiari
MASSA D'ALBE. Un piccolo "esercito" mobilitato per ritrovare i quattro escursionisti di Avezzano, una ragazza, il fidanzato, un altro giovane e un uomo di 56 anni, dispersi da domenica sera e che si teme siano stati travolti da una valanga sul Monte Velino.
Sono una trentina i soccorritori che da questa mattina si sono dati il turno nelle ricerche a circa 1.800 metri di quota e a ormai 48 ore dall'allarme. Ricerche difficili, spasmodiche, contro le dure condizioni meteo ed ambientali e contro il tempo. Niente. Da poco sono state sospese. E al campo base di Massa d'Albe è trascorsa un'altra giornata in attesa di una notizia, di una buona notizia che non c'è stata.
Di Valeria, Tonino, Gianmarco e Gianmauro nessun traccia. A questo punto si spera solo in un miracolo affinché possano essere vivi. Sì, vivi, infreddoliti, sotto la neve, magari in una bolla d'aria, o in qualche altro riparo. Ma vivi, perché la speranza non muore finché qualcuno li ritrova . Sotto un cielo terso, in un costone battuto dal vento forte e soprattutto coperto da metri di neve, le ricerche non hanno avuto un attimo di respiro.
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La zona interessata è quella sotto al Colle del Bicchero ed è molto estesa: va perlustrata metro per metro. In un ambiente minacciato costantemente dal pericolo di distacco valanghe. A causa della troppa neve anche le unità cinofile si sono trovate in difficoltà. I cani non sono riusciti a seguire le tracce sul manto nevoso, troppo stratificato, e hanno arrancato nel percorso, affondando sulla neve fresca. Gli elicotteri _ quello del 118 partito dall'aeroporto aquilano di Preturo, un 139 della Gdf arrivato da Pratica di Mare e un 412 Vigili del fuoco di Pescara _ hanno fatto la spola dal campo base alla montagna, per dare il cambio ai soccorritori in quota. Poi è calata anche la visibilità.
E' in corso una riunione in Prefettura di tutti i rappresentanti dei corpi militari e civili coinvolti nelle operazioni. Si deve decidere come operare nella giornata di domani e affrontare le difficoltà incontrate oggi. E' probabile che a questo punto venga utilizzato un elicottero attrezzato per il distacco artificiale degli accumuli di neve, generalmente operato con microcariche. Prima però è necessaria la bonifica e la messa in sicurezza dell'area per proteggere la vita dei soccorritori sul Monte Velino. Poi l'area della valanga sarà battuta da un centinaio di operatori per turno.
Al campo base sono presenti i familiari dei dispersi che, in attesa di notizie, vengono tenuti al corrente delle operazioni. Per dare sostegno a loro, ma anche agli stessi soccorritori che stanno lavorando da domenica sera in condizioni proibitive, sono arrivati gli psicologi. E la Protezione civile si occupa di pasti e bevande calde.
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